Il canto della rivolta. Hunger Games di Suzanne Collins

Il canto della rivolta. Hunger Games (Mondadori,2012) è il terzo libro della trilogia distopica ideata dalla scrittrice statunitense Suzanne Collins, che in pochissimo tempo ha appassionato milioni di lettori.

Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all’Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim e sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno… Invece è un incubo. Katniss è in pericolo e con lei tutti coloro a cui vuole bene e che le sono vicino, in particolare Peeta, che lei aveva giurato di proteggere, tutti gli abitanti del Distretto 12 e non solo quelli. L’ultima vittoria della ragazza di fuoco ha offeso le alte sfere di Capitol City e il presidente Snow ha giurato vendetta. "Che la seconda guerra tra Capitol City e i Distretti abbia inizio".

Troviamo nella storia tutti i personaggi a cui ci eravamo affezionati nei precedenti capitoli, ma anche nuovi acquisti come la Presidente Coin, "capo" della rivolta dei distretti. Il libro appassiona il lettore con il suo susseguirsi di "vita quotidiana" e missioni avventurose. Oltre a quest’ultime la scrittrice mette in risalto una nuova attenzione per la psicologia dei personaggi, che in alcuni punti ci fa scoprire aspetti dei personaggi che non ci saremmo mai aspettati; soprattutto il personaggio di Galeche diventa molto più duro e adulto di quello che conoscevamo dai primi libri. La parte finale rallenta un pochino: l’azione si spegne e i personaggi fanno i conti con loro stessi e con chi sono diventati a causa di Capitol City. Il triangolo amoroso si sviluppa (anche non essendo il tema e l’avvenimento più importante del libro) e Katniss sceglie con chi passare il resto della sua vita.
Una trilogia da leggere, perché ben scritta e molto originale.