Il giro più pazzo del mondo di Scarlett Thomas

Il giro più pazzo del mondo, pubblicato in Gran Bretagna nel 2002 con il titolo Going Out, è stato tradotto e presentato sul mercato editoriale italiano a nove anni di distanza. L’uscita nel nostro Paese con la casa editrice Newton Compton non solo ha accontentato i fan accaniti di Scarlett Thomas, che avevano già letto i suoi bestseller Che fine ha fatto Mr Y.?, PopCo, L’isola dei segreti e Il nostro tragico universo, ma ha conquistato anche una fascia di nuovi lettori, che per la prima volta si sono accostati a questa scrittrice inglese.

Il giro più pazzo del mondo racconta la storia di un ragazzo di 25 anni, Luke, affetto da una malattia che gli impedisce di venire a contatto con la luce del sole, e della sua migliore amica Julie, una giovane molto intelligente e piena di ansie. Luke non può uscire e conoscere il mondo, così cerca di decifrare ciò che c’è fuori attraverso Internet, la televisione e i libri. L’unico contatto concreto con la realtà sono le visite di Julie e di altri amici. Saranno proprio loro, a bordo di un minivan volkswagen arancione squillante, ad accompagnarlo nel suo primo viaggio. Luke, infatti, decide di abbandonare la sua stanza per andare in Galles, dove un guru ha promesso di guarirlo. Questo tragitto si rivelerà un’avventura improntata alla ricerca del proprio io non solo per il protagonista maschile, ma per tutti i personaggi coinvolti.

Pur affrontando temi importanti, come la malattia, la paura della morte, la presa di coscienza dei propri desideri, Scarlett Thomas non dimentica mai di utilizzare un sorprendente registro ironico per raccontare un viaggio che strizza l’occhio al capolavoro di L. Frank Baum Il Mago di Oz. Inoltre non mancano, accanto allo sviluppo della storia, alcune riflessioni e citazioni di stampo filosofico e matematico, che costituiscono un elemento costante nello stile dell’autrice. In definitiva questo romanzo è una lettura piacevole e profonda, in grado di catturare l’attenzione attraverso dei personaggi non convenzionali e il loro tentativo di trovare risposte a quelle domande esistenziali che ognuno di noi si pone.