Il grande Gatsby
- Autore: Francis Scott Fitzgerald
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
Trama de "Il grande Gatsby" - New York, 1922. Il giovane Nick Carraway, originario del Midwest, arriva per la prima volta nella Grande Mela. Stabilitosi nella periferia della città, Nick rimane impressionato dall’abitazione straordinariamente lussuosa che sorge accanto al suo villino e dalle feste, altrettanto opulente e popolate, che vi si svolgono quasi quotidianamente. Nick scopre l’identità del generoso anfitrione durante una serata trascorsa a casa dei coniugi Daisy e Tom Buchanan, anch’essi trasferitisi da poco nella capitale della finanza statunitense. Una giovane ospite, Jordan Baker, gli rivela che il suo facoltoso vicino di casa è Jay Gatsby, un multimilionario dal passato nebuloso, su cui si rincorrono voci contrastanti relative alle origini della sua fortuna economica. La stessa Jordan gli confida che Tom ha una relazione con un’altra donna e che Daisy ne è a conoscenza. Confuso da quella realtà che si materializza sotto i suoi occhi, Nick riceve pochi giorni dopo l’invito da parte di Gatsby a partecipare ad una delle sue popolari feste. Pur non conoscendo il suo ospite, Nick accetta quell’invito che, ai suoi occhi, rappresenta il lasciapassare per l’ingresso nel “misterioso universo umano” che gravita attorno alla vita del suo ”originale” vicino di casa. Tra frac, abiti fruscianti, paillettes, champagne e limousine, il giovane Carraway si ritrova catapultato in un mondo fatto di lusso e mondanità, tanto appariscente quanto frivolo e vuoto. In mezzo a tanta ostentata opulenza, troneggia la figura di Jay Gatsby, giovane, di bell’aspetto, spregiudicato e sfacciatamente ricco; un uomo in apparenza compunto e ricercato persino nella conversazione ma che si rivela in tutta la sua umana fragilità quando confessa a Nick di aver comprato la sua villa solo per poter vivere vicino a Daisy con la quale aveva avuto una relazione cinque anni prima, interrotta dalla guerra e dall’indigenza dello stesso Gatsby. Quelle feste così piene di gente, spesso sconosciuta, altro non erano che un’occasione per coinvolgere una rete sempre più ampia di persone, con la speranza di poter vedere apparire, un giorno, l’amata Daisy. In un drammatico crescendo di eventi, Nick decide di prendere le distanze da un mondo e da una società a cui non appartiene e che, dietro le promesse di facile ricchezza e le infinite possibilità di plasmare un’esistenza secondo i propri desideri, nasconde ipocrisia, indifferenza, solitudine, vanità e pregiudizio.
Pubblicato nel 1925 e considerato dalla critica il capolavoro di Francis Scott Fitzgerald, “Il grande Gatsby” è, senza dubbio, il romanzo che riunisce in sé le sfumature e le contraddizioni del sogno americano. Tra le sue pagine prendono forma le immagini suggestive di una New York nel pieno dei suoi “Ruggenti Anni Venti”: la corsa alle speculazioni finanziarie, la diffusione del telefono e delle automobili, gli enormi cartelloni pubblicitari, il boom delle migrazioni dall’Europa verso quelle coste che serbano l’illusione di una nuova vita. Solo qualche anno dopo, nel 1929, l’America subirà lo choc della Grande Depressione che cancellerà per sempre le speranze e le illusioni di un continente, mentre le immagini di un’epoca gaudente si perdono tra le note di un malinconico jazz.
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Se ci pensate, per ragioni anagrafiche Francis Scott Fitzgerald e la moglie Zelda furono i primi giovani del secolo ventesimo, furono i pionieri del nuovo secolo e lo vissero per pochi anni, ma intensamente.
Da leggere se si vuol capire la generazione dei nostri nonni ( o bisnonni).