Il mistero del manoscritto. Un’indagine a Castagnole delle Lanze
- Autore: Mauro Rivetti
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Mauro Rivetti è nato a Cuneo, ma vive ad Alba. Il suo amore spassionato per questa città e per tutto il comprensorio di Langhe, Monferrato, Roero, di Patrocinio UNESCO, unita alla passione della letteratura gialla, hanno ispirato Mauro a raccontare questi luoghi carichi di storia, e celebri per i blasonati prodotti enogastronomici tra i quali spicca il tartufo, in chiave di avvincenti noir, con l’intento di incuriosire il lettore e condurlo alla scoperta dei luoghi narrati, con i segreti in esso celati. Il suo primo giallo era intitolato Alba di un delitto, a cui ha fatto seguito Tartufi e delitti. Nel 2022 ha pubblicato Colline rosso sangue e nel 2023 Ciak si muore. Ora torna in libreria con un nuovo accattivante giallo intitolato Il mistero del manoscritto, edito da Golem edizioni.
Un romanzo i cui ingredienti principali sono essenzialmente due: un borgo affascinante e un manoscritto misterioso.
Una sera di nebbia fitta avviene un delitto inquietante nel piccolo borgo di Castagnole delle Lanze. Un uomo viene trovato morto sul ciglio della strada. Qualcuno lo ha ucciso in modo brutale:
Si avvicinò ancor di più a quel corpo martoriato, in balia dei soccorritori, per capire da dove provenisse tutto quello che ormai era diventato un lago di sangue. Il suo sguardo cadde su un coltello, conficcato nella schiena della vittima, all’altezza della scapola, che i paramedici avevano immobilizzato, per poterlo togliere in sala operatoria. Il tentativo di soccorso fu vano per le disperate condizioni dell’uomo, che si era dissanguato in pochissimo tempo.
Come è potuto accadere. A Castagnole delle Lanze non accadeva mai nulla, fuorchè mai episodi così cruenti. Chi era la vittima? Era un docente universitario, trasferitosi da poco nella bella cittadina langarola:
Si tratta di Acanfora Ferruccio, professore all’Università del Sacro Cuore di Roma. Il professore era ospite nel palazzo noto come “casa Alfieri”, ubicato proprio alle loro spalle. Secondo le informazioni, il professore, ex docente di storia dell’arte, da anni aveva scelto Castagnole come luogo dove scrivere e fare delle ricerche, anzi, da quanto aveva capito dalle informazioni di alcuni suoi concittadini, proprio in questo ultimo periodo il professore aveva fatto una scoperta eccezionale.
La vittima, inoltre, era morto stringendo tra le mani un pezzo di una cartina del paese:
Ah, le volevo aggiungere che il brandello di carta che era serrato nel pugno della vittima, raffigura la cartina turistica del paese di Castagnole. La distribuiscono nell’ufficio turistico, ma la rilevanza di tale brandello sta negli appunti segnati a mano e precisamente, una parte di coordinate geografiche e il nome Quinto Cassio L, che sta per Longino.
Cosa vorrà mai dire? Il mistero si infittisce sempre più.
A condurre le indagini la PM Teresa Bianco, una giovane donna, preparata e intuitiva:
Quella giovane donna, elegante e bella era un funzionario dello Stato, con gli occhi a palla la osservò più volte, da capo a piedi, soffermandosi sui tacchi vertiginosi di quelle scarpe dècolletè.
Il caso si presenta immediatamente come complicato, ostico, e anche pericoloso. Riuscirà la bella PM a trovare il bandolo della matassa?
Un giallo accattivante, che poggia i suoi pilastri su due argomenti principi: da un lato l’indagine, svolta in modo classico, da un funzionario dello stato, donna, capace e molto preparata, al punto che sa destreggiarsi molto bene sull’analisi attenta e doverosa della scena del crimine, che le parla di un mistero assai ingarbugliato.
Ma il lettore rimane anche affascinato dall’ambientazione, descritta in modo minuzioso e particolare, in terra di Langa, e precisamente nel comune di Castagnole delle Langhe, appunto:
Il borgo storico di Castagnole negli ultimi anni aveva ricevuto la bandiera arancione del Touring Club, ed era anche stato censito tra i “Borghi più belli d’Italia”.
Si parla del vino che portava il suo nome, raccontando come l’iniziativa “Adotta un filare” proposta dalla amministrazione comunale, avesse incentivato il turismo enogastronomico, contribendo alla crescita qualitativa di quei vini.
Un borgo ricco di fascino storico, un manoscritto di grande importanza, sono gli ingredienti clou che fanno di questo libro, un romanzo di genere molto raffinato e intrigante. Scritto con un linguaggio preciso e minuzioso, seppur scorrevole, il romanzo è una lettura adatta per gli amanti del genere giallo, cui risponde favorevolmente a tutte le caratteristiche intrinseche a questo genere di narrativa. Dunque una lettura adatta agli amanti del genere, ma anche rivolta agli ammiratori del bel paesaggio langarolo, con le sue bellezze artistiche ed enogastronomiche, che non possono che colpire il lettore più attento.
Nei luoghi che furono cari a Pavese e a Fenoglio, si snoda una bella trama ricca di mistero e di malia intrinseca, che non si può che apprezzare ed ammirare in toto. Una gran bella lettura!
Il mistero del manoscritto: Un'indagine a Castagnole delle Lanze
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Un libro perfetto per...
Adatto agli amanti delle Langhe e dei gialli in generale.
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