Il pianoro delle ginestre di Liala

Pietro Battaglia è il protagonista della storia narrata in Il pianoro delle ginestre (Sonzogno, 2004), romanzo dalle pagine immacolate e decorate con un inchiostro nero che però tende al rosso: il rosso dell’amore. Rosso come il sangue, quello versato da vittime innocenti durante la guerra, una qualsiasi, perché ogni conflitto è e sarà sempre una dannazione.

Pietro nasce in una famiglia umile, una famiglia come tante nella quale sarà facile veder riflessa la nostra. Suo padre lavora in una ferrovia, ma a lui toccherà ben altro destino. Sì, perché Pietro diverrà un coraggioso pilota e la sua vita sarà costellata da amori, come quello per Bianca, Elgisa e Grazia. Tre amori differenti che hanno fatto battere il suo cuore a ritmi alternati e che gli hanno dato e tolto molto. In amore, si sa, è difficile veder bene, ma forse, su quel pianoro, Pietro finalmente potrà capire qualcosa in più sulla sua vita.

Liala ci prende per mano e ci racconta una storia che ci farà piangere e sorridere. Forse non in egual misura, ma vi assicuro che i nostri battiti salteranno qualche colpo man mano che le pagine si susseguiranno sotto il nostro sguardo. Il pianoro delle ginestre parla con il cuore in mano e i protagonisti si apriranno confidando al lettore paure, segreti e speranze.
Una storia dolce, come tutte le storie di Liala. Una storia con punte di amaro, come tutte le storie scritte bene. Pagine che diranno molto, o forse tutto; un libro da portare dentro noi: come tutte le storie dell’immensa Liala.