Il primo miracolo di George Harrison
- Autore: Stefania Bertola
- Genere: Raccolte di racconti
- Casa editrice: Einaudi
A detta della stessa autrice:
“i racconti hanno le spine, come le rose. I letterati ne annusano il profumo, ma l’editoria teme di pungersi”.
In soldoni, i racconti piacciono agli intellettuali ma non vendono. E’ abbastanza vero: capita spesso di imbattersi in pur accaniti lettori che confessano di non amare assolutamente la forma del racconto, o che pensano che il libro più debole del loro autore preferito sia, guarda caso, l’unica raccolta di racconti. Eppure, la lettura di una raccolta di questo tipo dovrebbe risultare meno impegnativa e quindi più invitante di quella di un romanzo: ma niente, il racconto attrae poco. Comprensibile, quindi, la mossa furba di eleggere a titolo della raccolta quello che, fra i titoli dei racconti, è il più evocativo, e, se vogliamo, intrigante. I tanti fans dei Beatles, così come i semplici appassionati di musica, non potranno non gettare un occhio su questo libro e domandarsi se, per caso, non contenga anche qualcosa per loro. Tranquilli, qualcosa c’è.
Vado in controtendenza: questo, infatti, è il primo libro di Stefania Bertola che mi capita di leggere. Non ho mai preso in esame i suoi romanzi, sebbene lodati da molti come spiritosi e piacevoli, non perché non ami la chick lit, ma forse solo in quanto non abbastanza incuriosita dalle trame. Sono, invece, un’amante del racconto e dei Beatles: logica, quindi, la scelta di leggere questa raccolta.
Sebbene la lettura sia scorrevole e piacevole, mi sento di sollevare una perplessità sullo stile nel quale questi racconti sono scritti. Il piglio è dinamico, quasi nervoso, certamente ironico e molto spiritoso, ma, a essere franchi, eccessivamente semplice, lineare, scarno e piuttosto ingenuo. Si ha, man mano che si prosegue nella lettura, la piena consapevolezza che l’autrice è specializzata in chick lit: i racconti sono freschi, moderni e quasi “sorridenti”, ma non vanno molto oltre.
Vale, però, la pena di tentare la lettura grazie a molte belle idee che riguardano i personaggi e lo svolgimento delle trame. Non tutti i racconti sono ugualmente riusciti, come in ogni raccolta che si rispetti: ad esempio il primo, “Fiocco di neve”, non è nient’altro che l’istantanea di un momento di difficoltà, senza un vero inizio ne’ una vera fine. E’ invece arguto e divertente “Il nostro capitano”, caustico e significativo “Ave verum”, addirittura inquietante “La strega del bosco va al circolo dei lettori” (va bene per la metafora, ma quel finale aperto...). C’è dolcezza in “Breve e nuova vita di Tigrino” e “Spigola”. Probabilmente, però, il migliore della raccolta è “L’Inghilterra meridionale aspetta il buio”, secondo elemento di interesse per i fans dei Beatles, che fonde con grazia realtà e fantasia. Tre ragazze a Londra, una chitarra, un merlo e un’estate appiccicosa di caldo...
Alcuni racconti pongono l’accento sull’abitudine delle persone alla menzogna, sia che si tratti di una madre che nasconde la gravità di una separazione o la morte del gattino ai figli, o addirittura di persone che conducono una doppia vita, apparentemente rispettabile ma in realtà densa di segreti inconfessabili. Altri rasentano il Teatro dell’Assurdo: tentati omicidi per futili motivi, segnalini del Risiko quasi inghiottiti, bambole che parlano scegliendo ogni volta frasi adatte alla situazione.
Una varia umanità un po’ realistica, un po’ stralunata. Situazioni che coinvolgono, altre che invece disorientano. Non un capolavoro, ma forse, ce lo auguriamo, una buona base di partenza.
Il primo miracolo di George Harrison
Amazon.it: 13,77 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il primo miracolo di George Harrison
Lascia il tuo commento