Io la troverò di Romano De Marco

“Le parti peggiori di me sono scivolate via, trasportate da un torrente che mi ha lavato l’anima”

Marco Tanzi, uno dei poliziotti migliori, uno di quelli tosti.
Poi qualcosa è mutato: il vizio, la droga, le donne…
Detta così sembra la storia di un uomo sbandato e, in parte, è davvero così. Quello che però non sapete è il percorso che ha portato quest’uomo a gettare la propria vita in bocca a Satana, divenendo un relitto umano che vive ai margini della società, senza futuro e senza amici.
Una scelta consapevole, una scelta che, forse, rifarebbe.
Ora le circostanze sono cambiate e la colpa, se così vogliamo dire, è di Giulia, sua figlia.

Giulia è una ragazzina, Giulia è stata abbandonata dal padre, Giulia è stata rapita.
Luca Betti, ex collega di Marco, apprende la notizia e decide d’iniziare subito a indagare per aiutare l’amico, nonostante i loro rapporti si siano bruscamente interrotti per un paio di circostanze che non voglio anticiparvi… diciamo solo che donne e potere possono far cambiare idea persino alle anime più pure.
Ad aiutare i due ex colleghi (ex amici?) ci sarà anche Laura Damiani, trasferita da Roma a Milano e già ambientata in una città che ha talmente tante luci da riuscire a nascondere perfettamente le copiose ombre.
La loro indagine seguirà immediatamente la strada dei film hard, non quelli finti che si trovano in rete o nelle piazzole dei distributori di benzina; qui si parla di snuff-movie: le violenze, gli stupri e, purtroppo, le morti, sono reali.
Trovare questi filmini è difficilissimo, trovare i colpevoli ancora di più, a meno che…

Romano De Marco scrive un thriller con tanti ingredienti, e questo potrà sembrare scontato. La (bella) sorpresa la troveremo nel sapore che ci darà “Io la troverò” (Feltrinelli, 2015, pp. 286), un sapore forte con un retrogusto acido che salirà dallo stomaco ed esploderà nella mente.
Un libro da divorare in un boccone, un boccone che dovremo masticare un bel po’ e non sarà facile mandarlo giù, un boccone che ci racconterà di anime straziate, anime lacerate da decisioni difficili da prendere.
Un libro che non chiede niente, un libro che porteremo per sempre con noi. Felici di poterlo fare.