La casa di Pat di Lucy Maud Montgomery

Gallucci edita per la prima volta in Italia La casa di Pat (2023, titolo originale Mistress Pat: A Novel of Silver Bush, traduzione di Angela Ricci) di Lucy Maud Montgomery (Clifton, 30 novembre 1874 – Toronto, 24 aprile 1942) pubblicato per la prima volta nel 1935. Il libro segue “Pat di Silver Bush” pubblicato nel 2022 dalla casa editrice romana.

“Alla fattoria di Silver Bush c’erano centinaia di alberi, grandi e piccoli, e ognuno era un amico personale di Pat ”.

In Canada, nell’Isola del Principe Edoardo, Patricia Gardiner, ventitré anni, snella e dai lisci capelli castano rossicci, viveva con la sua famiglia nella bella tenuta chiamata “Silver Bush” dal grande macchione di betulle bianche sulla collina.
Per lei era sempre un dramma quando un albero doveva essere tagliato, fosse anche un vecchio arbusto malandato del boschetto sul retro della casa. Però, dal macchione di betulle bianche non era mai stato tagliato nessun fusto. Quello sarebbe stato un vero sacrilegio. Ogni tanto una tempesta d’autunno ne abbatteva qualcuno, e la ragazza lo piangeva, finché il tempo non lo trasformava in uno splendido tronco coperto di muschio e circondato da felci, che crescevano rigogliose tutto intorno. A Silver Bush tutti adoravano il macchione, ma per nessuno aveva lo stesso significato che aveva per Pat. Per lei era come un essere vivente. Infatti, conosceva ogni betulla e loro conoscevano lei, così come la conoscevano gli angolini remoti e ombrosi coperti di felci e il vento, che non mancava mai di salutarla frusciando tra i rami. La solerte governante Judy Plum aveva sempre pensato che la sua preferita amava con troppa intensità e ciò sarebbe stato fonte di delizia, ma anche di maggiore sofferenza.

Ora che Miss Gardiner era diventata adulta Judy riteneva che avrebbe proprio dovuto trovarsi un fidanzato. Però Patricia sembrava non volesse proprio saperne a dispetto di tutte le allusioni della vecchia domestica. Tutto ciò che desiderava era gestire Silver Bush e prendersi cura della madre, che era di salute cagionevole, e fare in modo che i cambiamenti fossero ridotti al minimo necessario.
La fanciulla, però possedeva l’invidiabile dono di trarre un genuino piacere dalle piccole cose. Patricia Gardiner ancora non sapeva che fantastica storia, nel bene e nel male, è la vita.

“La ragazza che più di ogni altra è me stessa è Pat di Silver Bush”,

scriveva la prolifica scrittrice in una lettera rispondendo alle domande di una giovane lettrice su chi fosse fra le sue eroine quella a lei più affine.
Anche in questa narrazione torna il tema dell’appartenenza a un posto. Pat, così come Anna dai capelli rossi ed Emily di New Moon, è strettamente legata al luogo in cui vive. Una comunione così intensa che sembra che il suo cuore batta all’unisono con Silver Bush. Pat è Silver Bush e Silver Bush è Pat.
Lo stesso sentimento provava l’autrice per l’Isola del Principe Edoardo.

I fedeli lettori della bella prosa della Montgomery si lasceranno affascinare dalla vivace e irresistibile protagonista per scoprire chi conquisterà il suo cuore e quale corso prenderà la sua esistenza.

“Fin da quando aveva memoria, Pat ricordava di aver giocato in quel macchione, di aver passeggiato e sognato tra le sue fronde. Non c’era mai stato un tempo in cui quel posto non avesse catturato la sua immaginazione e dominato la sua vita”.