La Chiesa romana
- Autore: Ernesto Buonaiuti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Torna una nuova edizione del testo di Ernesto Buonaiuti, La Chiesa romana (Gabrielli editore, 2023). Buonaiuti è una figura da ricordare per i suoi scritti e per il suo vissuto, da ritenere e considerare un vero e proprio punto di riferimento. Venne scomunicato dalla Chiesa istituzionale romana e licenziato dal regime fascista per non avere prestato giuramento di fedeltà e costretto anche a lasciare l’impegno di docente in Svizzera, impossibilitato e ostacolato nell’attività di conferenziere itinerante. Evitato da vivo e dimenticato da morto per una sorta di “damnatio memoriae”, molti suoi scritti hanno avuto poca diffusione.
Ripercorrere la vita di don Ernesto è impresa difficile e operazione complessa e articolata e spinge a entrare all’interno e nel cuore stesso della vita stessa della Chiesa cattolica romana ed in particolare nella prima metà del XX secolo, nei suoi paradossi e anche nei suoi fermenti di rinnovamento.
Si comprende e si ripercorre la nascita e lo sviluppo del Fascismo nelle sue negatività, come pure le ambivalenze tenute nei suoi confronti dalla gerarchia ecclesiastica del tempo. Il Fascismo, anche contro l’atteggiamento del mondo culturale laico che in alcuni dei suoi componenti, non fu meno ostile del Vaticano nei confronti di questo straordinario studioso.
Nato il 25 giugno 1881 e vissuto sempre a Roma, iniziò la sua attività intellettuale in un momento particolare, di pieno sviluppo di quel movimento di studi biblici e teologici noto come “Modernismo”, un fermento culturale di rinnovamento diffuso in tutta Europa, che mirava tra l’altro ad accogliere gli studi scientifici e storici sulla Bibbia e questo era per Buonaiuti e per tanti altri, una strada necessaria da percorrere per favorire l’incontro della Chiesa con quella società contemporanea del tempo. Ma si dovette fare i conti con l’attacco al “Modernismo” da parte del Vaticano, che iniziò prima con Papa Pio X che il 3 luglio 1907 pubblicò la Lamentabili sane exitu, che condanna le proposizioni moderniste, che precedette di soli due mesi la la Pascendi Dominici gregis datata 8 settembre del 1907.
Fu una vera dichiarazione di guerra al Modernismo, così definita da Bonaiuti nella sua autobiografia, uno dei più funesti documenti che la Curia romana abbia lanciato dalle sue cancellerie, nei lunghi anni della sua storia, la più mostruosa violazione della libertà di coscienza, della libertà della cultura e della parola della cultura contemporanea.
Il libro La Chiesa romana viene alla luce lo stesso anno del licenziamento, nel 1931, pubblicato nel 1932 a Milano dalla casa editrice Gilardi e Noto, poi ristampato due volte nel 1933 e adesso in questa nuova edizione a cura di Vittorio Bellavite e Pietro Urcioli con la pertinente prefazione di Lorenzo Squizzato.
È un atto di ribellione che si trasforma in un attacco alla istituzione Chiesa che, presentandosi come società perfetta, ingabbiava la bellezza del messaggio evangelico con le sue collusioni politiche, compromessi ed alleanze. Un testo elaborato al momento del triste epilogo quando Buonaiuti, emarginato da tutto, fu ridotto in miseria.
Nel 1945 viene pubblicato il primo tomo di Storia del Cristianesimo, una delle opere più importanti e prestigiose del Novecento che puntualmente fu messa all’indice una settimana dopo. Ma Ernesto Buonaiuti ha lasciato un’eredità immensa di oltre 4000 opere tra scritti, saggi, tomi, articoli, testi di conferenze.
Il “Modernismo“ viene legato in toto a Buonaiuti, ma è un errata asserzione in quanto è da considerare l’esponente di punta, ma è riduttivo legarlo solo al Modernismo.
Gli si fa un torto, avendo questi sviluppato altre tematiche. Il modernismo nacque e si sviluppò nei primi anni del Novecento e si esaurì nell’arco di un decennio. Ma don Ernesto è invece un fenomeno attuale per il suo pensiero e la sua attività; è un uomo del presente non del passato, combattuto da una parte da un forte senso di appartenenza alla Chiesa cattolica, ma dall’altra parte comprende che gli strumenti che questa ha a disposizione per portare il Cristianesimo alla gente non sono più validi, sono datati, superati. Occorre usare strumenti concettuali nuovi. Buonaiuti non fu scomunicato per il Modernismo che si ebbe quando questi, da prestigioso docente, dava lezioni di coerenza.
Il libro La Chiesa romana nasce quando ormai Bonaiuti è stato completamente annullato come prete e come insegnante, pur tuttavia egli non osteggia il mondo intero ma narra e rilegge la storia della Chiesa e l’articolazione dei capitoli è molto significativa a questo proposito: Quel che pretende di essere; Quel che è stata, Quel che è; Quel che potrebbe essere e Quel che sarà.
È un libro che finisce affermando che la Chiesa Cattolica ha ancora tante riserve di spiritualità, di grazia che deve però rimettere in circolo svecchiandosi, togliendosi i vecchi abiti. Nessuno, se non la Chiesa Cattolica, può dire ancora una parola a questo mondo che cerca oggigiorno Dio ma in modi diversi, con intelligenze e sensibilità diverse.
La Chiesa deve capire che ha bisogno di questa gente per andare avanti, di “cercatori sinceri di Dio” che possono anche commettere degli errori. Ma quello che conta è la sincerità che parla attraverso quei preti e laici che hanno il coraggio di dire quello che pensano a costo di fare degli errori. Ed è questa la cifra significante di Buonaiuti e del suo insegnamento che stimola a cercare le ragioni di una fede oltre il catechismo, alla ricerca di una propria sintesi. L’attesa del regno è già il regno, nella sua attesa anche senza risposta, con più dubbi che certezze.
La Chiesa romana. Nuova ediz.
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