La debuttante
- Autore: Lesley Lokko
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2017
Lesley Lokko non è esattamente quella che si potrebbe definire una scrittrice prolifica: di solito, anzi, le sue lettrici debbono attendere dai due ai tre anni fra un romanzo e l’altro. Certo, non si tratta proprio di libricini, visto che, normalmente, la loro mole si aggira intorno alle quattrocento pagine, ma le sue fans, una volta che li hanno fra le mani, se li bevono letteralmente d’un fiato e iniziano subito a reclamare il successivo. La ricetta è sempre la stessa: storie di donne tormentate nella vita e negli affetti, che attraversano diversi Paesi, due o tre generazioni e qualche importante avvenimento storico. Questo non fa dei libri di Lesley Lokko delle perle della letteratura, ma sicuramente dei romanzi di discreto livello, non impegnativi, per passare qualche ora a sognare senza dimenticare la testa.
Come è normale che sia, non tutti i libri di Lokko risultano ugualmente appassionanti, pur essendo comunque tutti delle piacevoli letture. Quest’ultimo “La debuttante” non è, a mio parere, fra i migliori, malgrado un ottimo inizio. Il racconto parte con l’acceleratore, in modo intrigante e appassionante, ma dopo qualche capitolo, più o meno quando Lily esce di scena, inizia a perdersi.
La debuttante è proprio Lily, figlia prediletta di una famiglia agiata del Dorset, che, con il suo gelido carisma, oscura Kit, la sorella, con la quale ha un rapporto di distaccato affetto e fredda competizione. Esclusa dal debutto in società di Lily, Kit osserva da lontano il corteggiamento di un ufficiale tedesco, visto dalla sorella come il principe azzurro e dai genitori come un ottimo partito, tanto da acconsentire al matrimonio in brevissimo tempo. Troppo tardi i genitori si accorgono del grave errore commesso: Lily è ormai sposata a un ufficiale delle SS e ha stretti rapporti con Hitler. In un disperato tentativo di far ragionare Lily e riportarla a casa, i genitori incaricano Kit di occuparsene, facendola accompagnare da uno zio. Kit fallisce nella sua missione ma riesce a mettere le mani su di una lista di oppositori che Lily ha consegnato ai suoi amici nazisti, e nella quale sono compresi i suoi stessi genitori. Purtroppo Kit deve pagare un prezzo altissimo per questo atto di eroismo: privata dell’innocenza, con il figlio della violenza in arrivo, viene rifiutata dalla sua famiglia e riesce a sopravvivere solo grazie alla generosità di un’amica della madre.
Costretta a lavorare per mantenersi, Kit inizia quasi per caso a collaborare con gli oppositori del nazismo, nascondendosi sempre meglio dietro la dura corazza che le hanno costruito i dolori della vita. Con il passare del tempo diventa una vera e propria spia e, dopo la perdita del suo vero, grande, sconveniente amore, viene indirizzata a un matrimonio che, sebbene sia di facciata, sviluppa, durante gli anni, una certa affezione, pur senza particolari slanci. Con Libby, sua figlia, Kit non riesce mai ad aprirsi e questo crea un rapporto conflittuale che spinge la ragazza alla ribellione e a ricercare valori apparentemente in forte contrasto con quelli della madre. Fino a che i conflitti non scoppiano, portando alla tragedia. Ma il tempo appiana molte cose, e porta al perdono.
La buona partenza de “La debuttante” si stempera, in seguito, forse per l’eccessiva freddezza della protagonista che non riesce a farci affezionare, così come non ci riesce l’immaturità della figlia. Alla fine, qualcosa rimane senza soluzione. Piacevole, sicuramente, ma non il migliore di Lesley Lokko.
La debuttante
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