Cieli di zafferano di Lesley Lokko

Chi ha amato “Il mondo ai miei piedi”, romanzo d’esordio di Lesley Lokko, scrittrice scozzese le cui origini ghanesi riaffiorano spesso e volentieri nelle ambientazioni così come nei personaggi dei suoi libri, certamente leggerà con interesse e piacere anche questo "Cieli di zafferano", sebbene probabilmente noterà, rispetto al primo, una certa debolezza nell’intreccio e nelle situazioni, che spesso possono apparire come “già sentite” e un tantino scontate.
La ragione è che in questo secondo romanzo la scrittrice ha parzialmente accantonato i temi del razzismo, della crescita, delle esperienze di vita in Paesi lontani, per concentrarsi su di una storia che riguarda fondamentalmente i conflitti, le relazioni e le gelosie che si creano all’interno di una famiglia. Tema usato ed abusato, al centro di grandi classici come di romanzetti da pochi soldi, e per questo motivo estremamente insidioso per qualsiasi scrittore che ci si voglia cimentare, tanto alto è il pericolo di tirarne fuori un romanzetto banale e scontato.

Lesley Lokko supera comunque questa prova con onore, regalandoci un romanzo vario ed articolato che, come già il primo, tiene incollato il lettore dalla prima pagina all’ultima. Una volta iniziatolo, non si riesce ad abbandonare questo libro senza prima soddisfare la propria curiosità su come andrà a finire la storia delle due sorellastre, Amber e Paola, che hanno un rapporto che oscilla tra l’indifferenza e l’insofferenza, ma che, pur essendo diverse come il giorno e la notte, sono accomunate dalla stessa capacità di umiliare se stesse per salvare chi amano.
Amber, dolce e determinata, in eterno conflitto con il padre che pure ama, è più assennata dei restanti tre componenti della sua famiglia messi insieme. Se esternamente difende le sue scelte (come quella di sposare un uomo di colore) con una veemenza perfino eccessiva, la sua natura sensibile e generosa la rende preda di conflitti interni e sensi di colpa, che raggiungeranno il culmine il giorno in cui il padre, sconvolto da una lite avuta con lei, avrà un incidente mortale.
Paola, vacua e superficiale, non ha però la freddezza e l’arrivismo di Francesca, la compagna del padre. Il suo scopo è divertirsi e godere della sua ricchezza, ma ha fatto i conti senza l’amore. Amore che esplode, proibito e maledetto, proprio con l’unico uomo che Paola non dovrebbe neppure guardare. Per riprendersi dallo scandalo, e spinta dall’ambizione di Francesca, accetta di sposare il ricco Otto, molto più vecchio di lei. Può un matrimonio senza amore durare molto? Non se la moglie è Paola, e la fine arriva rapida e ignominiosa. Ma adesso Paola ha qualcuno da amare, qualcuno che conta più della sua vita, qualcuno per cui cambiare profondamente ed arrivare ad umiliarsi davanti all’odiata sorellastra. Sembra però che i rapporti fra di loro siano destinati a rimanere di odio e distanza, finché un colpo di scena del destino non mette Amber nella disperata urgenza di accantonare l’orgoglio e chiedere aiuto proprio a Paola...
Intorno a questa famiglia allargata gravita un mondo di personaggi che intrecciano le loro vite con quelle dei Sall, rendendo la narrazione ancora più articolata e catturando l’attenzione del lettore.

Il finale è aperto alla speranza per tutti, perfino per chi fondamentalmente non è pentito del proprio comportamento spregevole. Legami che si rafforzano o piuttosto che si ricreano dall’inizio, elaborazione del passato e fiducia nel futuro.