La mossa del matto
- Autore: Alessandro Barbaglia
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2022
Prendete un anniversario (il cinquantennale dalla finale del Campionato del mondo di scacchi Usa-Urss del 1972) e uno dei miti più affascinanti di sempre riletto in chiave modernissima e attuale. Aggiungete una prosa perfetta: elegante, mai scontata, netta come le mosse dei pezzi sulla scacchiera. Avrete La mossa del matto (sottotitolo L’Iliade di Bobby Fischer), scritto da Alessandro Barbaglia (Mondadori, 2022).
Quasi sempre la verità assume un carattere assolutamente fantastico.
Partendo da questo assunto di Fedor Dostoevskij, all’autore riesce l’impresa di tenere avvinto il profano alla descrizione di una partita per 200 pagine. E non è cosa da poco.
Questa è la storia di una passione che diventa ossessione. O, se preferite, di un mito ospitato nelle pagine della quotidianità. Perché dei ed eroi sono molto meno lontani di quello crediamo e, come suggerisce il libro, si nascondono nelle pieghe delle vite di tutti i giorni.
Il matto in questione è Bobby Fischer, protagonista della sfida del secolo con il campione di scacchi in carica, il leggendario Boris Spasskij, raffinato stratega noto per la sua eleganza. Non una semplice partita, ma la partita, metafora della sfida più ampia che in piena Guerra Fredda vede fronteggiarsi Usa e Urss.
Bobby è eccentrico, intelligentissimo, ma imprevedibile. Figlio di un padre sconosciuto e di una madre inesistente, a sette anni impara a giocare leggendo il foglietto delle istruzioni allegato a una scacchiera di plastica. Da allora gli scacchi diventano la sua unica ragione di vita.
Se la storia di Bobby Fischer può sembrare strana, incoerente, illogica, incomprensibile è perché la sua non è una storia: è un mito. E i miti sono caos, meraviglia e metamorfosi; non hanno nulla a che fare con la logica.
Allora i giocatori non sono più Bobby Fischer e Boris Spasskij, ma Achille e Ulisse che si fronteggiano sulla piana di Troia. E questa non è la finale del Campionato del Mondo di Scacchi, ma la prima guerra tra Occidente ed Oriente. Fino all’esito sorprendente che con straordinaria maestria narrativa ci riporta nella realtà, per scoprire che non l’abbiamo mai lasciata.
Alessandro Barbaglia, attraverso gli scacchi e le leggende, racconta la sua vita e quella dei suoi lettori. Niente di strano per uno che nel 2021 con Scacco matto tra le stelle (ed. Mondadori) ha vinto il Premio Strega Ragazzi nella categoria 8+. Per Mondadori ha inoltre pubblicato La locanda dell’ultima solitudine (2017), finalista al premio Bancarella, L’Atlante invisibile (2018) e Nella balena (2020). Per Interlinea nel 2019 ha, inoltre, curato l’antologia di poesia Che cos’è mai un bacio? I baci più belli nella poesia e nell’arte.
La mossa del matto è frutto di un’attenta ricerca bibliografica che ricostruisce i due mesi del Campionato in Islanda. Informazioni e dati sono restituiti senza sforzo per un risultato appassionante, tanto da farci dire d’accordo con l’autore che ammette:
Se devo essere sincero sono davvero dispiaciuto di essere arrivato alla fine di questa storia, anche se, a essere onesto, è davvero un bene che io la smetta di raccontarla. Bobby Fischer è stato la mia ossessione al punto che saprei dire cosa stava facendo alle undici del mattino di un giorno a caso del luglio ’72 ma non chi sia il mio vicino di casa quando scrivo. È bello che sia così, ma mi pare anche un poco inquietante.
La mossa del matto. L'Iliade di Bobby Fischer
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