La ragazza che hai lasciato
- Autore: Jojo Moyes
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2014
Dopo il prequel intitolato Luna di miele a Parigi, a marzo è finalmente uscito il secondo romanzo della scrittrice Jojo Moyes, nel quale abbiamo ritrovato le storie di Sophie e Liv, le indimenticabili protagoniste di La ragazza che hai lasciato (Mondadori, 2014).
La trama si svolge ancora una volta intrecciandosi in due epoche diverse e avvalorata da tutta una serie di avvenimenti, usi e costumi che rivelano la sensibilità e soprattutto la cura dei dettagli con cui la scrittrice ha affrontato la stesura della sua opera. Ritroviamo Sophie perdutamente innamorata del proprio marito, Edouard, pittore di successo. La loro vita procede tranquilla e felice fino a quando egli non viene chiamato al fronte ed è costretto ad abbandonare la sua famiglia, la donna che ama e la sua splendida carriera. Nel frattempo Sophie non intende passare il suo tempo senza far nulla, e decide di abbandonare Parigi che sembra non avere più alcun senso senza la presenza dell’uomo che ama e di ritornare nel suo paese natio, a nord della Francia. Lì mette a disposizione se stessa e tutte le sue capacità cercando di aiutare il più possibile la gente più bisognosa ad affrontare gli orrori della guerra.
Ci troviamo infatti negli anni della Grande Guerra e il suo paese è completamente in balia dell’esercito tedesco, il cui comandante è stranamente attratto dalla figura di Sophie. La sua curiosità è alimentata dalla forza di carattere e dal coraggio della nostra protagonista che sembra non avere paura di nulla. L’interesse dell’uomo diventerà chiaro quando Sophie capirà che egli è attratto da un quadro di Edouard che la ritrae e che s’intitola "La ragazza che hai lasciato". La donna pensa di proporre uno scambio al comandante: intercedere per la vita del marito, catturato al fronte e condannato alla fucilazione in cambio di quel quadro.
Purtroppo le intenzioni assolutamente benevole della donna vengono scambiate per un tentativo di corruzione e viene anch’ella catturata e mandata in un campo da lavoro. Da questo momento in poi il lettore perde completamente le sue tracce. Non sappiamo che fine abbia fatto Sophie e la nostra attenzione viene magistralmente catturata dall’altra figura femminile che già conosciamo ampiamente: quella di Liv, donna moderna ed indipendente che vive i nostri anni. Per lei non è un momento felice perché è diventata vedova, dovendo rinunciare all’amore e alla presenza dell’uomo che ama. La sua vita apparentemente condannata alla solitudine e al dolore viene scossa da una conoscenza improvvisa e altresì entusiasmante. Liv incontra Paul, un giovane dipendente di un’importante agenzia che si occupa di recuperare le opere d’arte andate perdute. Tra di loro, dopo un’iniziale amicizia, si stabilirà un rapporto di attrazione reciproca e di fiducia che verrà presto messa alla prova proprio dalle intenzioni dell’uomo.
Infatti egli si mostrerà estremamente interessato ad un quadro che Liv possiede e che le è stato donato dal marito come regalo di nozze.
Quel quadro è proprio quello intitolato "La ragazza che hai lasciato" e Paul appena lo riconosce deve immediatamente ammettere che lo ha cercato da tempo e adesso non riesce proprio a spiegarsi come sia finito nelle mani della donna che ama.
Purtroppo questa scoperta inattesa metterà a dura prova l’intesa tra i due personaggi rischiando di far crollare ogni difesa e soprattutto ogni fiducia da parte di entrambi.
Il quadro li separerà e sarà proprio lo stesso a ricongiungere inaspettatamente la loro storia formando una linea che dall’oggi arriverà fino al passato, trasformandosi in un cerchio colorato di rosso proprio come il sentimento più puro e sacro dell’universo.
Come ogni romanzo della Moyes anche questo è carico di riflessioni sulla vita e sull’amore. Mai come in questa storia, passato e presente s’intrecciano per dare vita ad un unico coro di voci armoniche e mai dissonanti: parole che parlano esclusivamente d’amore e suoni fatti di reciproci scambi di doni e promesse che sembrano superare la soglia del tempo come se tutto fosse eterno.
Le vite di Sophie e Liv sono magicamente intrecciate a loro insaputa così anche quelle degli uomini che amano al di là della loro modernità o delle loro scelte di vita.
E’ presente il contrasto tra passato e presente, visioni diverse di un mondo che cambia ma che in fondo è sempre lo stesso. Fatto di uomini e donne alla continua ricerca di se stessi, che tentano di trovare la pace e la felicità nella figura amorevole e tragica di un compagno o di una compagna capaci di farli sentire finalmente completi.
Lo stile è inconfondibile, con un linguaggio capace di raccontare senza appesantire la storia e di far riflettere, disseminando durante tutto il romanzo pensieri e riflessioni profonde che permettono di capire meglio noi stessi. La lettura di un libro è anche questo: non è solo passatempo o divertimento, ma molto spesso è presa di coscienza, a volte anche apprendimento e, perché no, persino coraggio.
L’autrice è sempre brava nel darci una speranza, una qualsiasi per andare avanti, per continuare a cercare, quasi sussurrandoci e volendoci dolcemente rassicurare che prima o poi l’amore arriva. Basta saperlo aspettare.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La ragazza che hai lasciato
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Credo che qualcuno ti abbia rubato la recensione, sai.
Non so se posso pubblicare link qui, perciò ti do solo le indicazioni: il blog si chiama Polvere alla polvere, con estensione .net e troverai la tua stessa recensione firmata da un’altra persona.
Grazie mille, ho già provveduto a chiedere la rimozione.