Le preghiere di un utopista di Don Andrea Gallo

Le preghiere e i versi più belli scelti da don Andrea Gallo, per accostarsi a Dio in modo personale e profondo, accompagnati da un prete che da sempre ha scelto di camminare con gli ultimi. (retro del cofanetto)

Questo non è un libro da leggere e da riporre poi sopra uno scaffale insieme a tanti altri che il tempo ricopre di polvere. Andrebbe messo in un posto comodo per essere sempre a portata di mano. Sopra la scrivania in ufficio, dentro la borsa da lavoro, quella che ci accompagna tutti i giorni, oppure sul comodino di fianco al letto. (prefazione di Loris Mezzetti)

Personalmente l’ho trovato in questi giorni sulla scrivania della bidelleria, a scuola, e l’ho chiesto in prestito alla signora Olimpia.

Si tratta di un piccolo libretto, allegato al libro "Il Vangelo di un utopista", inserito in un minuscolo cofanetto, che contiene le preghiere amate da don Andrea Gallo, anarchico, comunista, prete da marciapiede, di puttane, transessuali e drogati, ognuno definisca don Gallo come vuole, ma più delle parole contano i fatti.

Vi si trovano, tra le altre, il Padre nostro, Bella ciao, una canzone di De Andrè, i primi dieci articoli della Costituzione Italiana, un discorso pronunciato durante il battesimo di un bambino di nome Andrea, come il nostro autore.

La preghiera è un’esigenza: direi che la sintesi di questo è lo "slogan" lanciato dal nostro San Benedetto- tra l’altro patrono d’ Europa- nel 600 dopo Cristo: "Ora et labora".
Il che vuol dire: la preghiera non ti impedirà di lavorare, insieme a tutti gli altri uomini, per far crescere la città a misura umana.

Se posso aggiungere un ultimo pensiero, per una conoscenza a 360° di questo prete italiano "onda anomala" - mi permetto di definirlo a modo mio - consiglio a tutti la lettura del libro "Sono venuto per servire" dello stesso editore e curato dallo stesso giornalista, Loris Mazzetti, di cui sopra.