Nerone di Roberto Gervaso

Un uomo nella storia. Nerone. Un nome che non ha bisogno di presentazioni, un nome che è passato alla storia.
Nato nel 37 d.C., fu un imperatore romano noto per le sue mosse folli. Fu però anche un ottimo sovrano, anche se per poco, quando governò assieme a Seneca e ai suoi saggi consigli. Sfortunatamente a noi sono giunte più notizie funeste che atti di coraggio e intelligenza, grazie alle penne di Svetonio e Tacito, che lo dipingevano con non troppo parole gentili.

Un grande sovrano o un tiranno impazzito? La verità, come sempre o quasi, sta nel mezzo. Nerone si rese colpevole di azioni di cui nessuno andrebbe fiero. È vero, assassinò sua madre e uccise il fratellastro, avvelenandolo. E neppure Seneca scampò alla follia che era riuscito a tenere a bada fino al momento in cui quest’ultima ruppe la diga nella mente di Nerone.
Ma, si sa, è più facile puntare il dito che cercare quelle poche buone azioni che potrebbero redimere la figura di una persona. Sarebbe facile dire che si macchiò di delitti che colpirono quasi tutti i re, ma non siamo qui per questo.

Roberto Gervaso ha deciso di scrivere queste pagine per “giustizia”, ha voluto ricreare fedelmente la figura storica di un uomo senza lasciarsi prendere dalla foga di descriverlo come buono o cattivo.
Semplicemente ha riportato i fatti, scrivendo un qualcosa d’interessante, pagine che credevamo di conoscere e invece ci diranno cose che magari nemmeno immaginavamo. Un grande uomo che descrive un’importante figura storica, una garanzia. E un libro piacevole da leggere.