Nevernight. Mai dimenticare di Jay Kristoff

Mozzafiato. Basterebbe questo aggettivo per racchiudere il romanzo Nevernight. Mai dimenticare di Jay Kristoff, primo della trilogia de Gli Accadimenti di Illuminotte (Mondadori, 2019, traduzione di Gabriele Giorgi).

L’autore, in un modo cupo, crudo, reale e sfacciato sotto ogni punto di vista (sconsiglio infatti la lettura a persone che non sono ancora pronte a leggere nei minimi particolari cose da… ehm… adulti) alterna la narrazione tra il passato e il presente di Mia Corvere, tra la giovane bambina che viene strappata alla sua famiglia e la giovane donna disposta a tutto pur di veder strisciare i responsabili di tutto quello che le è successo.
Ben poco rimane di quell’innocente bambina, che viene presa sotto l’ala di Mercurio, uno dei membri della più ricercata setta di assassini; questa è l’unica associazione che potrebbe farla diventare l’arma di cui ha bisogno per ottenere la sua vendetta, ma raggiungere il loro covo, la Chiesa Rossa, sembra già di per sé impossibile e dovrà affrontare vicoli ciechi e pericoli mai visti che metteranno a repentaglio la sua vita.

Superato questo ostacolo, non senza incidenti, Mia e il resto dei novizi entrano a far parte della Chiesa Rossa, abitata dai criminali più pericolosi e pervasa da un solenne senso di oscurità, inquietudine e paura; in quella che non sembra altro se non una scuola, gli accoliti vengono testati con prove brutali e inaspettate, in cui rischiano anche di morire senza che nessuno batta ciglio. Perché questa è la verità: non superare le prove per i loro insegnanti significa che non sei degno, che non vali abbastanza e che finirai in una tomba senza nome, una delle tante presenti in quel luogo. Perché sono circondati da assassini, loro stessi compresi.

Orrori e incredulità sono all’ordine del giorno, ma fortunatamente Mia ha qualcuno che tiene a bada le sue paure, qualcuno nascosto nell’ombra che si nutre di esse e veglia su di lei da quando era bambina: un gatto fatto di ombre. Queste ultime fanno parte di lei, la aiutano, la rendono diversa – alcuni direbbero che è marchiata dalla madre di tutti gli assassini, Niah - ma dovrà fare ben altro per sopravvivere alla Chiesa Rossa. Le prove a cui vengono sottoposti gli accoliti servono anche a privarli della parte di umanità che li renderebbe vulnerabili e quando i punti saldi di Mia sembreranno cedere, solo una cosa la terrà ancorata a se stessa: il suo cuore.