Non scrivermi
- Autore: Sophie Hannah
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2021
“Billy Amici Morti” o se volete “Billy Amici Zero”, visto che ha fatto fuori quattro persone, tre donne e un uomo, due amiche del cuore e una coppia legata da amicizia fraterna. A uso dei media, il soprannome l’ha scelto la Polizia, in una riunione nella stazione di Paddington Green, a Londra. Il detective Simon Waterhouse lo trova fuori luogo: le vittime erano amiche tra loro, due a due, ma non di Billy, e poi chi ha escluso che possa essere una assassina, se il profiling non ha determinato il sesso del seminatore di cadaveri?
Sophie Hannah è maestra del ragionamento psicologico e degli intrecci thriller, lo conferma nella crime novel più recente, Non scrivermi (Garzanti, giugno 2021, trad. S. Lauzi, 432 pagine). È il nuovo bestseller (all’estero già dal 2016) della figlia di scrittori che vive a Cambridge con la famiglia ed è nota dappertutto come autrice di Non è mia figlia (Little Face), il romanzo d’esordio che ha fatto il botto nel 2006: più di centomila copie vendute. Poetessa e narratrice per bambini, regina del genere psycho nel mondo dei thriller.
Uccide coppie di amici, ma non amici suoi, osserva il detective Wing: Waterhouse si ritrova in linea col giovane collega e questo lo disturba, non gli piace fare comunella, ancora meno con i compagni di lavoro. Simon è la dolce metà di Charlie Zailer, sono marito e moglie ed anche lei lavora in Polizia.
Il brainstorming nella stazione di Paddington mette in conflitto gli investigatori, alle prese con le azioni delittuose di Billy. C’è chi sostiene la tesi dell’Amici Zero vilipeso dalla società, che invidia le salde relazioni amicali e si vendica ammazzando chi le vive. E c’è chi vede più prosaicamente qualche legame dell’Amici Morti con le vittime, magari nel passato, da studenti.
Sophie Hannah sviluppa sempre con grande attenzione gli aspetti psicologici, da quelli soggettivi alle dinamiche delle relazioni interpersonali. Prendete Charlie, nell’incontro con la sorella Liv in un locale di tendenza. Il modo di pensare e di vivere della sergente Zailer in Waterhouse emerge chiaramente e simpaticamente: è attenta, disincantata e spiritosa.
L’autrice ci presenta Kim Tribbeck e la sua vita complessa. Di mestiere fa la comica, in spettacoli caratterizzati da uno humour a sfondo nero che gioca con la morte in modo intelligente, anche se per qualcuno irriguardoso. Comunque riscuote un certo successo e gli spettatori le fanno dei doni. Nel tour invernale dell’anno precedente, uno le ha regalato un libricino bianco, intonso, a parte quattro parole scritte con inchiostro nero nella parte interna della copertina:
“Ogni letto è stretto”.
L’episodio le torna in mente all’improvviso, ascoltando un investigatore della Polizia che in televisione fa il punto sulla curiosa coincidenza nel caso delle due coppie assassinate di recente. Ognuna delle quattro vittime aveva trovato un libricino bianco infilato tra le sue cose, in casa, nelle settimane precedenti l’omicidio.
Uno zoom sul fermo immagine dell’oggetto mostrato dal detective mette in evidenza una copertina bianca, senza nessuna scritta. Le dimensioni sono le stesse del volumetto che Kim ricorda. La Tribbeck ascolta con attenzione quello che il poliziotto aggiunge, perché se nei libretti che Billy ha fatto trovare agli assassinati non c’era scritto alcunché, vuol dire che quella storia non ha niente a che fare con lei.
Ma in ogni libretto c’erano parole scritte a mano, nelle pagine interne o sulla copertina, a fronte o sul retro. Un verso tratto da una poesia, citazioni, frasi macabre, alcune con un riferimento diretto alla morte.
“Sono Kim Tribbeck, sono una comica, ma questo non vuol dire che faccio sempre delle battute”.
Queste parole le scappano davanti allo sguardo perplesso dell’agente investigativo che prende la sua deposizione. È piuttosto scettico, non trova giustificata l’apprensione dell’attrice: le vittime sono state uccise poco dopo aver ricevuto il libretto, lei no, visto che parla di un episodio vecchio di un anno.
Non ancora, ma potrebbe farlo, obietta Kim. Replica del poliziotto: l’omicida uccide coppie in amicizia e lei è sola. Però Billy potrebbe pensare che un’amica c’è, ribatte la denunciante, sforzandosi intanto di scandagliato le sue mosse nell’anno trascorso.
Chi è molto meno scettico e tanto compreso nel ruolo del cacciatore di Billy è Simon Waterhouse. Con lui, la moglie Charlie, sergente di polizia anche se non più in servizio nella Omicidi.
Seguendo gli schemi mentali di tutti i protagonisti, ci si ritrova nel vivo di un romanzo d’azione, molto brillante peraltro, e tutto per la straordinaria maestria di Sophie Hannah.
Il processo mentale di ogni personaggio è materia fluida, scorrevole e assistito da validi dialoghi sviluppa una storia thriller con tutti i crismi del poliziesco di classe. Originale, imperdibile.
Non scrivermi
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