Risvegli di Oliver Sacks

Risvegli di Oliver Sacks (Adelphi, 1995, trad. A. Salmaggi) non rispecchia una “semplice” raccolta di storie, ma al contrario esso è il riflesso di un’esperienza realmente vissuta e documentata dal celebre neurologo, al fianco dei pazienti affetti da una malattia del tutto sconosciuta: l’encefalite letargica.

Una malattia rara e insidiosa che, in forma epidemica, fece la sua comparsa in una Londra degli anni Venti, insinuandosi nel cuore delle famiglie inglesi e ancor più nell’anima di coloro i quali ne furono colpiti. E rispetto ai quali la medicina di quel tempo nulla poteva, se non assistere impotente all’avanzare silenzioso di questa forma epidemica capace di provocare una paralisi cerebrale nel corpo e nella psiche di chi ne entrava in contatto. Provocando un’immobilità, nonché una letargia vera e propria, accompagnata da un distacco graduale dalla vita e dai rapporti che sino a quel momento l’avevano colmata di colori e di emozioni.

In questo scenario Oliver Sacks offre al lettore non tanto un documentario di quanto avvenuto lungo le corsie ospedaliere londinesi, bensì una lettura dell’animo umano, fatto di sguardi, gentilezza e di quella rara sensibilità che mai si dovrebbe dimenticare di poter esprimere; anche nei momenti più dolorosi. Un viaggio idoneo per qualsiasi lettore, attraverso cui l’autore rinnova il vero significato della parola cura, dove delicatezza, accoglienza del dolore e richiesta di aiuto convergono all’unisono quali migliori ingredienti per raggiungere gradualmente il risveglio di un qualcosa di autentico e celato nel profondo da troppo tempo.

In queste pagine Sacks non ci presenta semplici “pazienti”, ma persone imprigionate in un corpo incapace di dar loro un movimento, di esprimere un gesto o anche semplicemente un sorriso. Tuttavia l’amore per la conoscenza e l’amore per la ricerca, spingeranno il giovane medico a trovare una chiave di svolta nella cura di questa malattia, rigorosamente sostenuta dall’apertura e dall’ascolto nei confronti dei protagonisti di questo magnifico racconto. Una fiaba in cui il lettore condividerà gioie e insuccessi del giovane medico e rispetto alla quale non potrà fare a meno di immedesimarsi; scoprendo come un grande dolore possa cedere il passo a una nuova rinascita: a un nuovo Risveglio.

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