Taras Bul’ba
- Autore: Nikolaj Vasil’evic Gogol’
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
Chi ha detto che la mia patria è l’Ucraina? Chi me l’ha assegnata per patria? La patria è quella che la nostra anima cerca, quella che ci è cara sopra ogni cosa. La mia patria sei tu! Ecco la mia patria! E questa patria la porterò in cuore finché durerà la mia vita, e vediamo se qualche cosacco la strapperà dal mio cuore! E per questa patria venderà, abbandonerà, distruggerà tutto!
Nikolaj Gogol’ (1809- 1852) nasce in una famiglia di piccoli possidenti terrieri, in Ucraina e viene indirizzato dalla madre a seguire la carriera burocratica. Insegna storia all’Università di Pietroburgo per cui viene a contatto con la realtà culturale della capitale. In questo clima di grande fermento intellettuale iniziano le sue prime pubblicazioni.
Gogol, all’inizio della carriera di scrittore, compone per lo più racconti, infatti nel 1835 pubblica "Taras Bul’ba". Questo può essere considerato come un breve romanzo storico o come dicono i critici: una bella novella. In esso prendono forma aspetti della vita cosacca (la quotidianità dei cavalieri russi) intrisi di elementi fantastici e di fantasia.
Il racconto ruota intorno a una figura chiave: Taras Bul’ba, patriarca di una famiglia cosacca che ha cresciuto con rigore e austerità due figli, Ostap e Andrij, seguendo i dettami e i canoni di un’educazione militare.
Gli ataman cosacchi (i signori) devono distinguersi sempre in battaglia e nella vita per valore, forza, coraggio, audacia e baldanza. Devono essere fieri e arditi nel difendere la "causa cosacca", cioè liberare la propria patria dagli infedeli polacchi.
La storia inizia con Bul’ba che, insieme a tutti i domestici e alla vecchia moglie, accoglie in casa i figli di ritorno dall’Accademia. Egli ha un animo speranzoso, perché è convinto che Ostap e Andrij entreranno a far parte della Sec, confraternita cosacca, distinguendosi per virtù e abilità .
La Sec è organizzata secondo leggi di gerarchia militare, l’ataman (il capo) diventa tale non in base all’istruzione e al sapere, ma per forza fisica e prodezza nelle armi. Il vero ataman sa comandare e guidare i soldati in guerra e contro il nemico dimostra tutta la propria crudeltà con razzie e torture di ogni genere.
Ostap è ormai un uomo intrepido, che si distingue dal fratello per astuzia, impulsività e voglia di primeggiare. Andrij invece è una persona più riflessiva, romantica, che si lascia facilmente affascinare dalla bellezza e dalle donne.
Infatti Andrij si innamora della bellissima principessa polacca, che lo ricambia con un grande amore.
Nikolaj Gogol’ in questa opera ci dipinge con grandi pennellate il realismo russo, un realismo romantico e crudele al tempo stesso, perché i suoi protagonisti: Bul’ba, Ostap e Andrij, anche se inseguono ideali e principi diversi, saranno accomunati dallo stesso triste e crudele destino.
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Letto da ragazzina e immensamente amato.