La notte di maggio o L’annegata
- Autore: Nikolaj Vasil’evic Gogol’
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2009
Chi ama il racconto come genere letterario probabilmente troverà interessante leggere Nikolaj Vasil’evič Gogol’. Considerato uno dei migliori scrittori russi, nonché uno dei maestri indiscussi di questo genere letterario, Gogol’ ha avuto un’influenza notevole su molti scrittori anche contemporanei.
Unendo mondo reale e mondo fantastico in modo credibile, Nikolaj Vasil’evič Gogol’ riesce a mettere in risalto la meschinità di una popolazione mediocre sullo sfondo di situazioni grottesche. Ecco perché mi ricorda tanti scrittori contemporanei, almeno quelli che secondo me al momento possiedono quella freschezza narrativa che li rende grandi autori.
E se questo caratterizza sicuramente i racconti forse più famosi come Il cappotto o Il naso, un tale approccio è già ne La notte di maggio. Qui abbiamo a che fare con due giovani amanti Levkò, figlio del podestà, e Ganna, una povera popolana, che vorrebbero sposarsi, ma chi non acconsente a questa unione è proprio il goffo padre di lui, e non perché si ritiene di un altro rango per cui la sua discendenza non può mischiarsi con il volgo, cosa che non perde comunque occasione di ricordare, ma semplicemente perché ha un debole per la ragazza, così come per tutte le più belle donne del paese.
Ma il libro ha anche un secondo titolo, ossia L’annegata, ed è qui che il fantastico si unisce in qualche modo alla vita reale in una serata e in un posto dove la distinzione tra i due mondi è quasi impossibile e dove si potrebbe anche pensare a un sogno, senonché gli effetti di questo “strano sogno” sono nel mondo reale.
Un libro che è piacevole da leggere, che fa sorridere e che in modo semplice ci mette di fronte un piccolo universo umano, ritrovabile un po’ dappertutto.
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