Un altare per il mio sogno di Liala

Un altare per il mio sogno di Liala racconta delle regole che soffocano l’amore. Lo scenario? I magnifici e suggestivi panorami della Brianza.

Giuliano e Anzia sono fratello e sorella e vivono la loro vita negli agi. E nella monotonia. La nonna, padrona e tiranno, li obbliga a una vita morigerata. Una vita senza scandali, certo, ma neanche un sussulto.

Poi accade quella cosa, quel giorno, che non puoi prevedere. Che nessuno può prevedere. L’incognita impazzita che nessuno riesce a controllare. Giuliano s’innamora di Normanna, già madre di una bellissima bambina. Al giorno d’oggi questa cosa non fa nemmeno sorridere, nel senso che non la noteremmo. Ma all’epoca nella quale sono narrati i fatti sì.

L’amore riuscirà a sconfiggere le rigide e bigotte regole sociali? Siamo abituati a vederlo vincere, ma questa volta potrebbe andare diversamente…
Liala ci parla dell’amore e delle sue difficoltà e lo fa con la sua penna colma di sentimenti. Sentimenti contrastanti che ci faranno mancare parecchi battiti, per gioia o per dolore.

Personaggi descritti così minuziosamente da apparire reali e non semplici parole su carta, uno scenario magico e concreto al tempo stesso e parole che aleggeranno attorno a noi, facendoci volare tra le nuvole e lasciandoci al tempo stesso con i piedi per terra.

Un altare per il mio sogno è un libro in puro stile Liala, un’autrice spesso criticata perché giudicata, dai frettolosi, come mielosa e scontata. Che i delatori leggano queste pagine, sono certo si ricrederanno all’istante. E avranno trovato una grande autrice da leggere e apprezzare. Per chi ama questa magica scrittrice, invece, non occorrono parole: da leggere e, se lo avete già fatto, da rileggere.