Un volo per Sara
- Autore: Maurizio de Giovanni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2022
Il comandante Stefano Tomassi si trova a quattro chilometri al largo delle Pontine quando, dopo il sinistro, anche il motore destro del light jet che sta pilotando si spegne. Sa che non c’è niente da fare: il tramonto a prua sta salendo veloce nel suo campo visivo e le nuvole gli vengono incontro svelte, eppure non vorrebbe essere da nessun’altra parte.
Comincia così Un volo per Sara (Rizzoli, 2022), la quinta indagine di Sara Morozzi, la “donna invisibile” protagonista della fortunata serie di Maurizio de Giovanni.
Al telegiornale serale, la notizia principale è che un velivolo appartenente a una compagnia privata diretto a Olbia non è giunto a destinazione, ma a fare scalpore è soprattutto il fatto che uno degli otto passeggeri è Pierfelice Ribaudo, un imprenditore del divertimento, proprietario di ristoranti di lusso e discoteche, collezionista d’arte e inveterato playboy, con interessi nella motonautica e nell’alta moda. Uno senza peli sulla lingua, nemico di ambientalisti, sovrintendenze archeologiche e piani regolatori, noto per la tendenza a criticare chiunque ostacolasse le iniziative imprenditoriali, specialmente le sue.
Quella stessa sera, Andrea Catapano, adesso ultrasettantenne e cieco da anni — in una vita precedente si era occupato per l’Unità di intercettazioni, grazie alla raffinatissima funzione sensoriale che gli permette di riconoscere sussurri, brani di conversazioni o sospiri che nessuno percepisce —, nell’ascoltare l’ultima intervista di Ribaudo, resa proprio ai piedi della scaletta del velivolo prima di imbarcarsi, riconosce la voce di un altro passeggero.
Si tratta di “Biancaneve”, ovvero Fulvia Bianco, “una tizia oggetto di un’indagine secondaria” legata a Tangentopoli, risalente a trent’anni prima (e all’epoca accantonata per una più promettente), in cui era coinvolto anche Dante Miccio, detto il Bombardiere, un imprenditore dell’import-export di cereali. La sua azienda era in crescita e faceva la spola con Roma, dove aveva contatti con le ambasciate e con politici di secondo piano.
Nel lavoro che Sara e Andrea hanno fatto per anni le coincidenze non esistono, perciò decidono, dopo aver incontrato Teresa Pandolfi, la Bionda della squadra, di avviare un’indagine collaterale: niente di ufficiale, più una curiosità, per vedere se sono arrugginiti…
All’epoca — siamo nei primi anni ’90 — Sara aveva avuto l’impressione che Biancaneve custodisse qualcosa per conto di Miccio. Qualcosa che il Bombardiere le consegnava di volta in volta e che aveva a che fare con gli appuntamenti con politici, funzionari e altri imprenditori: forse le registrazioni che faceva di questi incontri.
Che cosa può essere successo di tanto rilevante in tutto questo tempo, nella vita di Biancaneve? Che cosa c’era in quella borsa piuttosto capiente che portava a tracolla e che non ha voluto consegnare al pilota prima della partenza per Olbia?
L’indagine condotta da Sara e Catapano, con i preziosi contributi di Viola e dell’ispettore Davide Pardo, si addentrerà in un pezzo di storia recente d’Italia, che le nuove generazioni ignorano o conoscono a stento. Non certo con l’intento di giudicare o di dare risposte, ma, come ha spiegato de Giovanni, di suscitare nel lettore “domande nuove”.
L’attenzione rivolta, in questo nuovo romanzo, al ruolo di Andrea Catapano — personaggio complesso, capace di sorprendere per il suo rapporto con la realtà, filtrato dai quattro sensi che ha affinato per compensare la progressiva mancanza della vista — è anche un omaggio a Andrea Camilleri, un grande della letteratura italiana che ne ha cambiato la storia.
Per quanto riguarda Sara, vengono ripercorsi alcuni episodi del suo passato, che la definiscono in modo sempre più profondo, intimo, e permettono al lettore di comprendere alcune sue scelte, anche quelle meno condivisibili. Come la sofferta e coraggiosa decisione di abbandonare il figlio ancora piccolo e il marito, perché ha preso coscienza dei sentimenti che la legano al suo capo, Massimiliano Tamburi:
“Prova ad ammetterlo, a essere sincera. Ma era la sincerità, il problema di Sara. La maledetta, sopravvalutata sincerità. L’abitudine a scoprire la verità desumendo dal linguaggio del corpo le vere emozioni, quelle nascoste dalle parole, non poteva che essere il riflesso di una caratteriale avversione per la menzogna. Per cui adesso, mentendo a se stessa, stava compiendo un atto per lei contronatura”.
Grazie all’appassionante indagine psicologica, Un volo per Sara rappresenta, nel contesto di una narrazione seriale, un ulteriore tratto di strada che percorriamo con questo personaggio, unico nel suo genere: non fa nulla per risultare attraente, eppure riesce a entrare in sintonia con chi legge.
La Sara di oggi e la Sara di trent’anni prima si muovono su una linea temporale unica, perché la scoperta delle sue ferite e delle cicatrici che hanno lasciato può avvenire solo attraverso la comprensione del suo passato.
Il “volo” di Sara è, insieme, letterale — un viaggio aereo in Sardegna per confermare i sospetti sull’attività di Biancaneve — e metaforico: diventa la prospettiva concreta di un cambiamento, il movimento, non solo fisico, nella direzione di una nuova e diversa percezione del mondo e della propria vita.
Certo, rimangono molte questioni da chiarire e il finale aperto, con le tante incertezze circa i destini futuri dei protagonisti, conferma che Maurizio de Giovanni ha ancora molto da raccontare.
Un volo per Sara (Nero Rizzoli) (Le indagini di Sara Vol. 5)
Amazon.it: 8,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un volo per Sara
Lascia il tuo commento
Ho letto tutti i libri di De Giovanni e sono una sua fan.Non credo che abbia fan di 84 anni come me...
Ho letto che non sta bene e gli mando i miei affettuosi auguri
Teresa Fiore da Bari