Una storia sbagliata
- Autore: Maurizio Blini
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Maurizio Blini torna in libreria con un nuovo accattivante noir, intitolato Una storia sbagliata, edito da Edizioni del Capricorno.
Siamo a Torino, e il capo della Mobile torinese, Silvano Stevio è occupato ad indagare su un omicidio alquanto strano. Un uomo viene trovato, di notte, in Corso Appio Claudio, appeso a un ponte, nudo, infilzato in una grossa rete da pesca, ed è lì che penzola. Una volta liberato dalla rete che lo avvolgeva, il cadavere rivela di essere stato tramortito con un violento colpo alla nuca, e bucherellato con un cacciavite a stella con insolita violenza e crudeltà, i polpastrelli delle mani tagliati.
Chi ha potuto commettere un delitto così efferato?
Silvano inizia le indagini da cui emerge che il morto è un piccolo tossicodipendente che, per procurarsi la droga, la spacciava a sua volta, tagliando le dosi. Chi ha voluto la morte di un uomo del genere, considerato soltanto “un pesce piccolo”?
Da una ispezione in casa sua non emerge nulla di più, se non uno stato di totale degrado e sporcizia.
La polizia non fa in tempo ad acquisire queste poche informazioni che un secondo cadavere emerge dalle tenebre. È un uomo nigeriano, letteralmente “crocifisso” ad una tavola di legno, tramite una sparachiodi. Trovato in via Domodossola, non lontano dal luogo di ritrovamento del primo cadavere. Questo sta, forse, a significare qualcosa?
Parallelamente Moreno, fratello di Stelvio, con Pablo, poliziotti in pensione entrambi, indagano per quanto attiene ad una strana sparizione. Davide, giovane omosessuale, dedito agli stupefacenti, in rotta con la famiglia d’origine, soprattutto con il padre, entra in una comunità di recupero, denominata “Il Margine”, per non uscirvi mai più. Sparito nel nulla. La madre, disperata, si rivolge ai due per cercare di trovare almeno il corpo del figlio, e dargli così degna sepoltura. Ma dove è veramente finito il giovane? Non sarà facile scoprirlo, con così pochi elementi su cui indagare.
Dopodiché un terzo cadavere viene ritrovato avvolto in un cellophan e nella carta stagnola. Ma cosa sta accadendo a Torino?
C’è, forse, un serial killer che opera in città? Tutti e tre i cadaveri avevano a che fare con il mondo della droga. Questi sono dunque da ricercare in questo mondo sotterraneo?
La polizia brancola nel buio più totale.
Una storia sbagliata è un romanzo di genere molto accattivante, scritto ed elaborato con sapienza narrativa. Il linguaggio che lo caratterizza è fluido, con una netta predominanza della parte dialogica. I personaggi e gli ambienti, ben descritti, con particolarità.
Il romanzo rivela, attraverso minuzie precise, il lavoro svolto in polizia dall’autore stesso e diventa, così, una lettura estremamente gradevole e curata. La Torino narrata è buia, ostica, tipica delle periferie, con i loro carichi di sofferenza e di dolore, di estremo degrado e sporcizia.
Ne emerge una lettura di genere molto ben articolata nella trama e nella costituzione in essere dei personaggi. Il finale non è prevedibile e giunge soltanto dopo un’attenta analisi.
Una storia sbagliata
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama i noir.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Una storia sbagliata
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