Viviamo ancora di Archibald J. Cronin

Viviamo ancora di Archibald Joseph Cronin (Bompiani, 1964, traduzione di Bruno Oddera). Un romanzo scritto nel lontano 1953 e quasi subito tradotto in italiano dalla casa editrice Bompiani. Un grande classico dello stesso autore di E le stelle stanno a guardare e Neve incantata.

La vicenda narra di Paul, un giovane brillante, che un giorno per accettare un lavoro come insegnante, deve consegnare il suo certificato di nascita. La richiesta di quel certificato alla madre darà inizio a un concatenarsi di eventi imprevedibili. Paul scoprirà il suo vero nome. E, soprattutto, scoprirà che il suo vero padre è vivo.

Lottare per la verità. Paul e la giustizia.
Anzi, l’ingiustizia.
Paul lotta ogni giorno per trovare prove che scagionino suo padre, condannato all’ergastolo per un omicidio che non ha commesso.
Detta così dovrebbe essere facile, se una persona è innocente le prove per affermare tale verità ci sono.
Purtroppo non sempre la giustizia punisce i veri colpevoli.
Corruzione, sospetti, parole sussurrate e mani che stringono altre mani.
Paul dovrà combattere contro tutto questo per tornare a sorridere, insieme al padre.
Non sarà facile ma neppure impossibile.
La verità verrà a galla? Paul se lo augura.
E noi con lui.

Lo scrittore e medico scozzese Archibald J. Cronin ci narra di dramma e amore.
Il dramma di un uomo e l’amore di un figlio per il proprio padre.

Un figlio che userà la vita donatagli dall’uomo proprio per salvarlo, per riportare i loro giorni alla serenità che li aveva contraddistinti fino a quel drammatico evento.
Un libro sincero, persone e non personaggi che ci narreranno le loro giornate, le loro paure.

Una storia onesta che parlerà di falsità, pagine scritte con arguzia che allieteranno, e movimenteranno, le nostre giornate.
E forse le tormenteranno un poco.

Un libro dedicato a chi vuole immergersi in qualcosa di bello ma non troppo luminoso.
Una piccola grande storia, da leggere e respirare.