Bianco di Marco Missiroli

La vita è un continuo giro in giostra: possiamo crogiolarci al sole un istante, per poi ritrovarci tramortiti sugli scogli, senza nemmeno aver capito come e quando sia successo.

L’amore è difficile da trovare, ma facilissimo da perdere e quando il vecchio Moses lo perde... beh, la sua vita andrà alla deriva. O forse nella giusta direzione, finalmente.
Una vita dedita all’odio verso ciò che è diverso, verso ciò che non comprendiamo. Che temiamo. La paura è la piccola morte che uccide la mente e questa non sarà, purtroppo, un’eccezione.

Odiare chi è diverso da noi: perché? Perché ne abbiamo paura? Invidiamo ciò che ha? Ciò che è? Se ci fermassimo un attimo, se ci facessimo delle domande e provassimo a capire, forse il mondo comincerebbe a girare per il vero giusto e sarebbe un posto migliore.

In Bianco Marco Missiroli ci dona un libro dalle tinte cupe e accecanti al tempo stesso. Pagine che mai come oggi possono sembrare così vicini a un’attualità che dura da tanto, troppo tempo.
L’odio è una cosa schifosa, eppure riesce a imbellettarsi in maniere sempre differenti e affascinanti, riuscendo a cibarsi quel tanto che basta per continuare a procreare proseliti.

Una storia che farà male, che sarà un vero e proprio pugno nello stomaco e nei denti.
Non sempre il male viene per nuocere, però. Per fortuna. Bianco è Una storia che ci farà riflettere, una storia che ci farà rimettere in gioco e ci donerà una consapevolezza nuova. E se un libro può far questo, è un libro che vale davvero la pena leggere.