La piccola mercante di sogni di Maxence Fermine

“La piccola mercante di sogni” è una favola, messa in scena da Maxence Fermine, autore di “Neve” che incanta grandi e bambini.

Un paese immaginario dove il piccolo Malo verrà catapultato, suo malgrado, nel giorno del suo undicesimo compleanno. Caduto nella Senna, il ragazzo riuscirà a salvarsi grazie a un oblò aperto su uno dei Regni più strani e bislacchi: quello delle Ombre. Lì incontrerà Lili, la piccola mercante di sogni, che con i suoi occhi dorati, accompagnerà Malo in un’esilarante avventura.
Molti i personaggi messi sul palco da Maxence Fermine. Si inizia con il secolare albero Arthur, permaloso e vanitoso, fino ad arrivare al perfido spettro Dom Perlet, proprietario della Bottega dei Sogni, passando per l’albergo del pluricentenario gatto Mercator, dove Malò festeggerà la sua bizzarra festa di compleanno. Purtroppo, però, Malo dovrà fare i conti con un improvviso incantesimo, gettatogli dal perfido spettro Dom Perlet. Quest’ultimo, oltre a volere ciò che manca per l’acquisto di una scatola dei sogni, pretende anche ben tredici bruzoni entro l’alba. Senza, Malo si dissolverà, fino a diventare anch’egli uno spettro.

Non mancheranno gli incontri in quest’ultima parte. Nella forsennata ricerca delle monete, Lili accompagnerà il ragazzo per tutto il Regno. Non prima, però, di esser stati sulle tombe dei defunti a caccia di sogni colorati da accalappiare e vendere per saldare il debito. Quello che anche Lilli cerca di saldare da tre anni con il perfido fantasma. Per fortuna Malo riesce a trovare il denaro necessario e così, ad un tratto, dopo aver salutato la sua compagna di viaggio, si addormenta di colpo e, al risveglio, si ritrova in un letto d’ospedale, attorniato dai suoi genitori. Il bimbo apprende, quindi, che stava per annegare nella Senna e che, solo un miracolo ha fatto si che ciò non accadesse. Ma allora, il Regno delle Ombre è stato soltanto un sogno? Possibile che qualcosa di così reale non sia mai esistito? Malo sta quasi per convincersi di tutto ciò quando sua madre gli sottolinea che, all’interno delle tasche dei suoi pantaloni, sono stati ritrovati dei bizzarri oggetti. Ed è proprio in quel momento che, guardandoli, Malo si rende conto che non è stato tutto un sogno, anzi.