Approfondimenti su libri... e non solo

L’amore è tempestoso per Ugo Foscolo ed è un sentimento che non trova mai requie. Lo dimostra il sonetto “All’amata” in cui si riverbera tutto lo spirito guerrier del poeta. Ma chi era la donna amata da Foscolo? Scopriamolo nell’approfondimento che segue.

Il pozzo nella poesia di Montale diventa la metafora della memoria, dalla quale attingere l’acqua zampillante dei ricordi che, a tratti, illuminano la mente come lucide rivelazioni di un tempo che fu. Il valore intimo e struggente del ricordo è magnificamente espresso in questa poesia che è anche un’intensa riflessione sul tempo e sulla transitorietà delle cose.

Nella sua poesia dedicata al mese di febbraio Boris Pasternak ci trasporta in una nuova dimensione visiva e uditiva della realtà. La pioggia diventa metafora del pianto e dell’inchiostro che dà linfa alla scrittura. Sembra di essere prigionieri di un sortilegio impossibile da spezzare. Scopriamone analisi e significato.

È un febbraio maledetto e carico di inquietudine quello cantato da Maria Luisa Spaziani nella poesia “Febbraio traditore” (1977); ma per quale motivo? La verità ci viene svelata soltanto nel finale.

Il ruolo di un maestro è quello di educare, ma anche incoraggiare i giovani scolari a scoprire sé stessi e i propri talenti. Ce lo racconta Gianni Rodari in questa poesia dedicata “A un bambino pittore” che è una grande lezione di pedagogia e ricorda l’Effetto Pigmalione.

Gennaio sta volgendo al termine con i suoi giorni di gelo più intenso, i Giorni della merla. Ci prepariamo al congedo dal primo mese dell’anno con una malinconica poesia di Mario Luzi intitolata “Di gennaio, di notte” (1947).

La poesia apocalittica “Fire and ice” di Robert Frost inizia con una profezia letteralmente agghiacciante che non si dimentica: il mondo finirà nel fuoco o nel ghiaccio? Qual è la conclusione? Analizziamola in occasione dell’anniversario della morte del grande poeta e drammaturgo americano.

In occasione della Giornata della Memoria ricordiamo una poesia di Primo Levi dal titolo “Stelle nere”, composta dall’autore nel novembre del 1974. Appartiene al filone astronomico della poesia di Levi e contiene una conclusione fortemente leopardiana. Ma cosa indicavano esattamente le “stelle nere”? Una testimonianza metaforica della Shoah.

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Else Lasker-Schüler è considerata la più grande poetessa lirica che la Germania abbia avuto. Nel 1933 fu costretta alla fuga perché di origine ebraica. La ricordiamo con la struggente poesia “Il mio popolo”, Mein Volk, contenuta nelle Ballate ebraiche. Un canto ebraico scritto in tedesco che oggi ripropone l’inquietante domanda: è possibile fare poesia dopo Auschwitz?