Il 29 ottobre 1950 nasceva a Crotone, in Calabria, il cantautore Rino Gaetano, un grande artista italiano che continua a emozionarci. Solo udire il suo nome ci porta a cantare i suoi indimenticabili ritornelli. Di lui oggi conserviamo il sorriso beffardo, da guaglione, i suoi inimitabili cappelli e quel tono di voce scanzonato, vivace, leggermente graffiante, italianissimo che è la base di tutte le sue canzoni. Ma il cielo è sempre più blu, Gianna e soprattutto il capolavoro A mano a mano. Ma sapete che quest’ultima canzone non è di Rino Gaetano?
La scrisse Riccardo Cocciante nel 1978, insieme a Marco Luberti, e la inserì nel suo album in studio.
A mano a mano: la storia della canzone
Eppure ogni volta che sentiamo A mano a mano è la voce frizzante di Rino Gaetano a cantarla, non quella malinconica di Cocciante che dà al testo tutt’altro tono. Per un curioso caso del destino il brano scritto da Cocciante sarebbe diventato la canzone di maggior successo di Rino Gaetano, nonché un “pezzo sacro” della musica italiana, tuttora tra i brani più ascoltati su Spotify.
La verità è che Rino Gaetano eseguì live A mano a mano soltanto una volta e non la incise neppure in un album in studio. Dobbiamo la celebre versione del brano alla registrazione del concerto Q disc live Q Concert, realizzato da Rino in coppia con Cocciante. Leggenda narra che la canzone sia stata cantata da Rino Gaetano durante il QConcert del 1981, dopo che aveva scoperto che la sua ex fidanzata si trovava tra il pubblico. Lei se ne andò comunque; ma intanto il cantante aveva donato al brano di Cocciante una veste nuova, spensierata, rimata e leggera che sarebbe diventata una musica fuori dal tempo.
La bellezza della canzone è dunque da attribuire all’autore o al suo interprete?
I dati di ascolto ci danno una risposta precisa, ma scopriamo più nel dettaglio l’analisi del testo di A mano a mano e le differenze tra le due interpretazioni.
A mano a mano di Rino Gaetano: testo
A mano a mano ti accorgi che il vento
Ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso
La bella stagione che sta per finire
Ti soffia sul cuore e ti ruba l’amore.E a mano a mano si scioglie nel pianto
Quel dolce ricordo sbiadito dal tempo
Di quando vivevi con me in una stanza
Non c’erano soldi ma tanta speranza.E a mano a mano mi perdi e ti perdo
E quello che è stato ci sembra più assurdo
Di quando la notte eri sempre più vera
E non come adesso nei sabato sera.Ma dammi la mano e torna vicino
Può nascere un fiore nel nostro giardino
Che neanche l’inverno potrà mai gelare
Può crescere un fiore da questo mio amore per te.E a mano a mano vedrai che nel tempo
Lì sopra il suo viso lo stesso sorriso
Che il vento crudele ti aveva rubato
Che torna fedele, l’amore è tornato da te.
A mano a mano di Rino Gaetano: significato e analisi del testo
Il testo scritto da Riccardo Cocciante narrava di un amore che si era ormai logorato nel tempo e, apparentemente, non aveva più alcuna ragion d’essere. Come in una poesia l’appassire del sentimento viene associato al ciclo delle stagioni: nasce in primavera con la “bella stagione” e muore in autunno. Ma la speranza nell’amore si associa a un desiderio di rinascita “può nascere un fiore” che neppure il gelo dell’inverno potrà mai far morire.
La metafora delle stagioni si alterna quindi al racconto della vita: una giovinezza vissuta allo sbaraglio con pochi mezzi economici ma con tanta speranza e la certezza dell’amore si contrappone a un’età adulta più solida e con maggiori certezze che tuttavia hanno spento il fuoco della passione nella noia e nella monotonia sino a spegnerlo. La coppia di amanti si è perse nei frequenti litigi, nei silenzi. Il desiderio di ritrovare l’amore perduto e riaccenderne la fiamma si ravviva nel ritornello che promette un amore più forte e fedele, capace di opporsi al vento insidioso delle incomprensioni.
A mano a mano: l’interpretazione di Rino Gaetano
A fare la differenza, in questo caso, è proprio l’interpretazione di Rino Gaetano. Nella versione melodica di A mano a mano cantata da Riccardo Cocciante accompagnato dal pianoforte veniva posto l’accento sull’amore finito; mentre Rino Gaetano nel suo ritornello spensierato e fischiettante ci fa sentire forte la speranza e la possibilità di un nuovo amore da cogliere come un fiore.
Cocciante canta il brano in maniera lenta, in linea con le canzoni melodiche degli anni Settanta, conferendo all’intero testo un accento cupo; sembra che lo stia cantando mentre è solo, chiuso in una stanza, come un innamorato tradito che si crogiola nel rimpianto del tempo che fu. Gaetano invece è stato in grado di dare ad A mano a mano una nuova dimensione, trasformando in testo di per sé profondo e riflessivo in una musica spensierata. Sembra che la stia cantando fischiettando, mentre guida con il finestrino abbassato in una mattina di primavera, oppure mentre cammina spensierato per un campo fiorito. Il finale della canzone, nella versione di Rino Gaetano, si apre come una promessa verso il domani; mentre in Cocciante appare avvelenato dal rimpianto.
Forse il segreto del successo di A mano a mano è proprio da ricercare in questa differente interpretazione che Rino Gaetano ha saputo dare al testo. Ha trasformato un brano che parlava di un amore finito, in una canzone d’amore spensierata che si fa annuncio di nuove promesse e di una vita da costruire insieme. Quando ascoltiamo la versione di Rino neppure ci accorgiamo che sta parlando di una coppia che si è allontanata, magari persino tradita, a noi sembra che stia cantando di due persone innamorate che vogliono costruire un futuro insieme, motivo per cui la canzone è molto utilizzata anche come colonna sonora nei matrimoni perché parla di un amore eterno che neppure il gelo dell’inverno potrà far appassire.
Nonostante le difficoltà della vita ritornerà la felicità e anche l’amore; questa era la promessa racchiusa nel testo di Riccardo Cocciante che Rino Gaetano ha reso viva, donando così al popolo italiano - e non solo - l’ottimismo e l’allegria di cui aveva bisogno. Oggi associamo le note di A mano a mano a un’idea di spensieratezza, di libertà e, immancabilmente, anche d’amore.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “A mano a mano”: la canzone di Rino Gaetano scritta da Cocciante
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