Acquasanta
- Autore: Barbara Ottaviani
- Anno di pubblicazione: 2012
"Sì, è vero, ho a che fare più con i morti che con i vivi ma, sempre più spesso, mi chiedo dove stia la differenza; se non sia solo una questione di territori differenti in cui la morte decide di rappresentarsi: in un letto d’ospedale, drammatica e inequivocabile, o nei travestimenti che le nostre vite le offrono ogni giorno."
Quella che parla è la protagonista di Acquasanta, il romanzo che segna l’esordio in questo modello di genere della scrittrice Barbara Ottaviani, nome già conosciuto per "I cortoracconti di Sonja" (Navarra Editore), una struggente e spietata raccolta di pezzi di umanità, formato pocket.
La Ottaviani torna a scrivere e, questa volta, usa altre frecce per il suo arco: l’autoassoluzione, l’ironia, l’amore, la seduzione e la tenacia. I suoi personaggi, tutti smarriti all’interno delle loro vastissime personali zone d’ombra, dopo un lungo periodo di stasi, toccati dalla mano dell’autrice, cominciano il loro volo. E’ proprio questa la sensazione che si ha quando si legge Acquasanta, che i personaggi esistessero già da prima che Barbara Ottaviani poggiasse sui loro destini la sua penna e che, da quel momento in avanti, sia stata lei a guidarli nella direzione che desiderava: a casa. Tutti a casa, alla fine del libro, fino alla fine del libro. Barbara Ottaviani, con la maestria dello scrittore che sa fare il suo mestiere e con l’umiltà della fallibilità umana, porta tutti i suoi personaggi e tutte le loro storie a casa.
Leggendo questo libro pensavo di trovare l’ennesimo tentativo di ricalcare il “già visto” e lo stile inconfondibile della tradizione letteraria siciliana. Invece sono stato smentito. Barbara Ottaviani fa parte di quella generazione di scrittori della nuova Sicilia, attenti, puntuali, sagaci, irriverenti, ma rispettosi della tradizione, una tradizione che li guida senza costrizioni e invadenze. Acquasanta è l’esempio di come un libro di intrattenimento possa impegnare la mente e attivare dei processi emotivi senza spostare nessuno, semplicemente svegliando. Un libro senza pretese, se non quella di essere riconosciuto riuscito.
Acquasanta
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trovo questa recensione stupenda e il libro molto accattivante. Lo leggerò sicuramente.
Assolutamente d’accordo con questa recensione. Ho trovato il libro:innovativo, crudo e pieno di passione.
Un romanzo travolgente,drammatico e reale per i temi che tratta.
Un messaggio forte di umanità che caratterizza la protagonista,rapita da quel piccolo corpicino inerme,un personaggio carico di empatia,ciò che dovrebbe stare alla base di ogni relazione medico-paziente.Una grande riflessione sulla morte in tutte le sue forme,morte del corpo,morte dell’anima,del cuore,del tempo che scorre senza sogni.Un luogo,l’acquasanta,carico di forme,colori,odori,il mare,l’orizzonte,la salsedine,la panchina come luogo della condivisione delle proprie emozioni,delle proprie paure( mi ha colpito la storia di Angelino).Il rapporto conflittuale con una madre che trova forse la sua conclusione ed elaborazione solo con la separazione fisica,l’accettazione di sè stessi e dei propri errori.La consapevolezza che sognare ci aiuta a vivere .....ecc ecc.... ec... cara Barbara potrei continuare all’infinito a scrivere di questo tuo piccolo ma GRANDE romanzo che mi ha rapito sin dalle prime pagine,mi ha emozionato..da leggere tutto d’un fiato..cosa dire ancora??? sono felice di averti incontrata sulla mia strada.GRAZIE ♥ ♥ ♥ ♥