Tutti o quasi hanno utilizzato almeno una volta nella propria vita un acrostico: significato ed esempi vi aiuteranno sicuramente a ricordare.
Non si tratta di una parolaccia, al contrario acrostico è un sostantivo maschile che nella lingua italiana indica una determinata costruzione di senso.
Scendiamo subito nel dettaglio: la parola deriva dal greco ἀκρόστιχον, composto di ἄκρον, «estremo» e στίχος, «verso». Facile intuire che ci troviamo nel campo della poetica e della scrittura in versi.
Approfondiamo, allora, il significato di acrostico utilizzando anche qualche esempio che può aiutarci a capire quando si usa.
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Il significato di acrostico e alcuni esempi di utilizzo
Come abbiamo già detto il significato di acrostico, come la stessa parola, ha origine greche. Quando si parla di acristico nelle specifico ci si riferisce ad un componimento poetico con una caratteristica specifica.
Per esserci un acrostico, infatti, le prime lettere di ogni verso devono a loro volta dare vita ad un nome o ad ulteriori parole di senso compiuto se lette in ordine.
Se questa spiegazione ci appare a prima vista un po’ ostica proviamo ad utilizzare parole diverse: si definisce acrostico una sigla (quindi un insieme di lettere che in realtà sono le iniziali di un determinato numero di parole) che genera una nuova parola di senso compiuto.
Probabilmente vi sta tornando in mente qualche esercizio svolto in classe, durante gli anni della scuola elementare. Non è un caso che le maestre stimolino la fantasia dei bambini invitandoli a creare acrostici anche a partire dal processo contrario.
Vi è mai capitato, ad esempio, di scrivere una parola procedendo in verticale e poi creare con ogni singola lettera un nuovo termine? Questo è un giochino assai interessante per memorizzare cos’è un acrostico in modo simpatico e divertente.
Proviamo a fare qualche esempio: la parola SCUOLA, che ha un suo significato specifico, potrebbe diventare un acrostico come questo.
Super
Compagni
Unici
Oltremodo
Leali
Amici
Ma le possibilità sono senza dubbio infinite. Prendiamo la parola AMICA, possiamo trasformarla così:
Amorevole
Mia
Intima
Confidente
Attenta
Potremmo, inoltre, creare acrostici che prevedono anche la costruzione di vere e proprie frasi:
Ancora un po’ e
Saremo in
Tanti a partire. Altri
Resteranno, qualcuno sarà
Invidioso di essere lassù.
Il mondo della poesia offre numerosi spunti di riflessione e testi resi famosi proprio da questi numerosi significati, uno all’interno dell’altro. Ricordiamo, in particolare, le commedie di Plauto le cui prime lettere compongono il titolo dell’opera. Di seguito Il Persiano (in latino Persa):
Profecto domino suos amores Toxilus
Emit atque curat, leno ut emittat manu;
Raptamque ut emeret de praedone virginem
Subornata suadet sui parasiti filia.
Atque ita intricatum ludit potans Dordalum.
Così come l’esempio offerto dal sonetto di Matteo Maria Boiardo. In questo caso le iniziali compongono il nome e il cognome della donna amata dal poeta (Antonia Caprara):
Arte de Amore e forze di Natura
Non fur comprese e viste in mortal velo
Tutte giamai, dapoi che terra e celo
Ornati for di luce e di verdura;
Non da la prima età simplice e pura,
In cui non se sentio caldo né gielo,
A questa nostra, che de l’altrui pelo
Coperto ha il dosso e fatta è iniqua e dura;
Accolte non fòr mai più tutte quante
Prima né poi, se non in questa mia
Rara nel mondo, anci unica fenice.
Ampla beltade e summa ligiadria,
Regal aspetto e piacevol sembiante
Agiunti ha insieme questa alma felice.
A questo punto, se siete curiosi, potete provare a divertirvi un po’ creando qualche acrostico con le parole che più vi stanno a cuore e magari proprio da quest’ultimo nascerà un messaggio da regalare all’amica, alle persone vicine, alla propria metà.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Acrostico: significato ed esempi
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