Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello)
- Autore: Sandro Campani
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2023
Tutti hanno un luogo speciale, un posto dell’anima spesso legato agli anni dell’infanzia. Gli scrittori non fanno differenza ma, rispetto alle persone comuni, in alcuni casi fortunati questi spazi pieni di fascinazione finiscono in un libro. Quando capita, il semplice atto di raccontare si fa emozione: chi legge visita così un pezzo di vita di chi scrive. Sandro Campani ci riesce in Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello), uscito per Einaudi nel 2023. Capitolo dopo capitolo, l’autore ci accompagna in quell’avventura straordinaria che è l’esplorazione dei boschi alla ricerca di funghi e del più prezioso tartufo; il risultato è un libro sussurrato e discreto, ma potente. Perfetto per l’autunno e non solo.
Per Einaudi Campani ha scritto Il giro del miele (2017) e I passi nel bosco (2020). In Alzarsi presto l’io narrante prende il sopravvento in un flusso di coscienza che è confessione e scoperta. Raccontando l’Appennino tosco-emiliano spiega la vita e le persone in quella che, passando per sentieri, faggete e vallate, finisce per diventare un’analisi profonda dell’essere umano, delle storie di ciascuno che sono tutte diverse, spesso solo all’apparenza.
Il linguaggio usato è preciso fin nel dettaglio, grazie anche al glossario finale che aiuta a destreggiarsi tra termini gergali e tecnicismi. Il periodare scorre rapido come una camminata di buon passo. Definisce la ricerca con le sue astuzie per battere sul tempo i cinghiali e gli altri cercatori: bisogna nascondere la jeep per non far scoprire la destinazione, passare in silenzio vicino alle aree abitate, non lasciare tracce con gli scarponi. E poi creare una mappa mentale fatta di luoghi promettenti o fortunati, con tanto di toponimi personali e familiari.
Strada facendo si dialoga con parole inventate risalenti alla lingua dell’infanzia che adesso, una volta adulti, serve per parlare di soldi, lavoro, del mondo di fuori che cambia. Sullo sfondo ci sono il segreto condiviso tra fratelli che portano avanti il lavoro del padre. La differenza tra chi è rimasto e chi è andato via e vorrebbe tornare, diviso dal dilemma tra la malinconia e il sentirsi estraneo. Ma poi basta un giro nei boschi, una giornata per sentieri e tutto, anche la barriera del tempo trascorso, sembra svanire.
I compagni di questo viaggio a ritroso nel tempo e nei sentimenti sono i cani: indispensabili per la cerca, diventano quasi un componente aggiuntivo della famiglia, tanto che è meglio che la vipera morda il proprietario che i cani.
Non esistono l’uomo e il suo cane: c’è un uomo, e c’è un cane: il tuo carattere conta come il suo, conta l’età che avete, e dovete prendervi bene, perché il lavoro lo fate in due.
Un legame che è lezione di rispetto e cura, dove l’affetto ha una parte fondamentale, utile anche per vita quotidiana.
Quelle che Pietro dice ai cani, in maggior parte, sono frasi automatiche, brevi, consuetudini fra lui e loro; non le dice tanto per dare dei comandi in mezzo al bosco, le dice per farsi compagnia.
L’io narrante scava per cercare tartufi. Trova emozioni e ricordi. Fino alla rivelazione:
E tornando a casa, penso: vado sempre in giro a dire quanto sono sradicato e inadeguato al mondo, che non ho un posto e non averlo e sentimene staccato è la mia croce; invece non è vero, ce l’ho un posto: è il bosco con mio padre e mio fratello.
Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello)
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