Andrea (Generazione di passaggio)
- Autore: Maria Giovanna Fiondo
- Anno di pubblicazione: 2012
“…La luce dei lampioni di Piazza Grande filtrava su, fino al numero trentatrè di Via Borgunto, dove Andrea abitava da poco più di un anno, con i suoi amici di sempre Lorenzo ed Ele.
L’atmosfera magica e soffusa, che al crepuscolo avvolgeva il centro storico, la calmò, e come spesso avveniva, le fece desiderare tutto il mondo avvolto in una magia, un mondo in cui tutti gli uomini e le donne, smessi i terribili giochi di potere che li attanagliavano, cominciassero ad amarsi, a prendersi veramente cura gli uni degli altri…Perché quella sarebbe stata vera magia…”
Queste sono le prime righe di “Andrea (Generazione di passaggio)” (youcanprint, 2012), un libro dalla trama fresca, coinvolgente ed emozionante, un romanzo estivo da leggere tutto d’un fiato, da mettere in valigia per leggerlo ovunque ci troviamo e per dare un tocco di freschezza alla stagione più calda dell’anno.
L’autrice è Maria Giovanna Fiondo, nata a Salerno ma residente ad Arezzo ormai da tantissimi tempo, sposata, madre di due figlie di venti e quindici anni, da sempre grande lettrice di narrativa e saggi di economia, praticante di meditazione e bioenergetica con esperienza di percorsi di crescita individuale.
Radio Arezzo l’ha intervistata per capire come nasce questo progetto, da cosa è stata ispirata e quali sono gli argomenti principali affrontati nel libro.
Maria Giovanna è un’insegnante di inglese e quindi per lei è fondamentale sapersi relazionare con i più giovani, parte più bella del suo lavoro, le piace guardare le cose da più prospettive e considerare le opinioni degli altri come un’ispirazione e un invito all’elasticità mentale.
“Tra gli studenti più grandi – ci spiega Maria Giovanna - ci sono sempre quelli che fanno domande e affermazioni importanti, stimolano discussioni interessanti, desiderano risposte esaurienti.
Quando incontro questi studenti, (e non sono poi così pochi), avviene tra di noi un riconoscimento, e scatta un reciproco desiderio di comunicazione più densa e significativa che raramente può rientrare nell’orario scolastico. Sono loro, con le loro idee, interrogativi, proposte, input, storie personali, entusiasmo e passione, la mia vera fonte di ispirazione”.
Da questo aspetto nasce il desiderio di comunicare e trattare certe tematiche e dentro Maria Giovanna iniziano ad affiorare magicamente dei personaggi che hanno voglia di raccontarsi. E’ a questo punto che viene messa un po’ da parte quella che è la figura della prof per lasciare spazio alla voce di questi personaggi. Sono nati così Andrea, alle prese con la fine di un amore importante, Lorenzo, in dubbio sulla sua omosessualità ed Ele che cerca di crescere e capire la separazione dei suoi; tutti questi personaggi assomigliano a tanti giovani, i cui loro interrogativi sono comuni a tutti, giovani e non, anche se a volte non ne siamo del tutto consapevoli.
“Gli argomenti trattati nel libro sono tanti e rilevanti – racconta Maria Giovanna - perché la nostra vita è al tempo stesso fresca, ma piena di cose importanti: amicizie, sentimenti, sessualità, a volte omosessualità, società multietnica, lavoro flessibile, rapporto con il denaro, fede, scienza, mondo emozionale, vissuti, sogni e desideri…La nostra vita è fatta di tutto questo e tanto altro ancora, e tutte le sfere sono connesse tra di loro … E quante volte a scuola, durante la lezione, accade che qualcosa di urgente inerente uno di questi temi viene fuori tra gli studenti, (credo mi siano capitati quasi tutti), ma non sempre ci si può fermare ed approfondire perché abbiamo giustamente un programma da svolgere, e non sempre è facile trovare altri momenti da dedicare a tutto questo”.
Parlare di tutti questi argomenti ed unirli in un solo libro non è stato difficile per Maria Giovanna, ma il tutto è stato reso possibile grazie a due elementi: il primo è il concetto di base su cui si fonda tutto il romanzo, cioè la profonda connessione tra le sfere della nostra vita, tra noi e gli altri, tra noi e il cosmo. Questo concetto che conferisce organicità al romanzo , si intuisce già dalle prime pagine, e viene ribadito in più punti come intuizione da seguire per capire qualcosa in più della nostra vita e della realtà intorno a noi.
Il secondo elemento è la struttura stessa del romanzo, che, pur mantenendo una narrazione intimistica, ha in alcuni punti la struttura del saggio (grazie all’idea del forum socio-filosofico scoperto da Lorenzo, dove un gruppo di persone si incontra per discutere con una nuova consapevolezza di questo confuso inizio di terzo millennio). Il romanzo finisce poi con un piccolo “giro su una Ferrari dell’introspezione”, fatto con Mrs Wisjoy, la parte più antica e saggia che è dentro di noi, e suggerito all’autrice dalla sua personale esperienza con l’art therapy, la Gestalt, la meditazione.
“Mi piace molto pensare che ognuno possa trovare qualcosa per sé nel mio romanzo –afferma Maria Giovanna –“.
Maria Giovanna vorrebbe che il suo romanzo, i quali spunti di riflessione hanno un fine divulgativo, entrasse nelle scuole (per studenti dai sedici anni in su), come romanzo per le vacanze e nelle biblioteche. Vorrebbe essere contattata di persona, o su Facebook, per parlare e confrontarsi sulle idee espresse nel racconto. Maria Giovanna ha in programma la traduzione del suo libro in inglese.
Progetti per il futuro? Nonostante abbia altre idee belline per nuovi libri, adesso le sue forze sono tutte concentrate su “Andrea” perché come ha affermato alla fine della nostra intervista :
“I libri sono come bambini, devi seguirli con calma e pazienza, prima che comincino a camminare sulle proprie gambe”.
Con “Andrea”, Maria Giovanna crede di aver raggiunto già il suo primo obiettivo, cioè quello di essere riuscita a parlare di argomenti veramente importanti con semplicità e freschezza, attraverso una trama coinvolgente ed emozionante.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Andrea (Generazione di passaggio)
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