In viaggio sulle montagne rocciose di Isabella Lucy Bird

Ho scoperto un sogno di bellezza da poter ammirare per tutta una vita di sospiri. Non amabile come le Isole Sandwich, ma bello a modo suo! Una bellezza tipica del Nord America: montagne innevate, pini giganteschi, sequoie, pini di Lambert, abeti bianchi, atmosfera cristallina, onde dal più ricco colore, e un lago ricoperto di pini che rispecchia la bellezza sulla superficie. Il lago Tahoe è dietro di me, un lenzuolo di acqua lungo ventidue miglia e largo dieci, e in alcuni punti profondo 1.700 piedi. Si trova a un’altezza di 6.000 piedi, le vette innevate che lo circondano hanno un’altitudine compresa tra gli 8.000 e gli 11.000 piedi. L’aria è viva e pungente. Non vi è altro suono che quello lontano e musicale, lieve, dell’ascia del boscaiolo.

Così inizia la prima lettera che Isabella Lucy Bird scrisse il 2 settembre 1873 alla sorella Henrietta, la prima di diciassette missive che descrivono il viaggio affrontato da Isabella sulle Montagne Rocciose nel 1873.
Non era questa la sua prima avventura, perché Isabella Bird (1831 – 1904), esploratrice, scrittrice, fotografa e naturalista inglese, aveva iniziato a viaggiare quando aveva poco più di vent’anni per alleviare una malattia che la tormentava fin dall’infanzia. Lorenzo De’ Medici Press ha da poco pubblicato il volume In viaggio sulle Montagne Rocciose, nella traduzione di Michela Piccarreta.

Nel 1872 Isabella lasciò la Gran Bretagna, recandosi dapprima in Australia, poi alle Hawaii - allora note con il nome di Isole Sandwich - dove scalò il Mauna Kea e il Mauna Loa e, infine, raggiunse gli Stati Uniti per stabilirsi in Colorado, perché aveva sentito dire che l’aria era ottima per le persone cagionevoli di salute.
Vestita in modo adatto e montando a cavallo come se fosse un uomo, percorse oltre ottocento miglia toccando il Lago Tahoe, le località di Cheyenne, Wyoming, Canyon, Estes Park, Colorado Springs, Hall’s Gulch, Deer Valley, Boulder e altri luoghi delle Montagne Rocciose nel Territorio del Colorado e nei Territori vicini.
Le lettere scritte alla sorella abbondano di descrizioni bellissime e intense del paesaggio, delle persone che Bird incontrò, dello stile di vita della popolazione del posto e di un montanaro di nome Jim Nugent, un uomo rude che, tuttavia, si comportò come un vero gentiluomo nei suoi confronti. Compagno di viaggio e guida, Jim “della Montagna” era un fuorilegge cieco da un occhio, tanto incline alla violenza quanto attratto dai componimenti poetici, affascinato dall’indipendente Bird alla quale raccontò molte delle sue traversie passate.
Isabella Lucy Bird andava molto d’accordo con Jim Nugent, che l’aiutò a salire in cima a Long’s Peak, trascinandola su

come una balla, con la sola forza dei muscoli

eppure lei decise di lasciare le Montagne Rocciose e Jim “della Montagna”, che fu ucciso a colpi di arma da fuoco qualche mese dopo la sua partenza.

Isabella Lucy Bird pubblicò il volume A Lady’s Life in the Rocky Mountains nel 1879 (in italiano, per l’appunto, In viaggio sulle montagne rocciose) con l’editore inglese John Murray. Il libro ebbe un immediato ed enorme successo, tanto di pubblico quanto fra chi, per i più diversi campi di studio, seguiva i resoconti dei viaggiatori del tempo.
Anche a seguito del grande successo di A Lady’s Life in the Rocky Mountains, Isabella Bird venne accettata nel 1892, prima donna a ricevere questo riconoscimento, fra i membri della Royal Geographical Society, anche se senza diritto di parola nelle pubbliche assemblee.