Animali noir
- Autore: Cristina Marra Patrizia Debicke van der Noot
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Il primo racconto “Il gatto nero” di Bruno Morchio ha come protagonista appunto un gatto nero, Anubi, che assiste all’assasinio del suo vecchio padrone, un ricettatore. Il gatto sarà adottato dall’investigatore privato che segue le indagini, Bacci Pagano, personaggio che conosciamo grazie ad altri gialli scritti da Morchio.
A seguire un racconto di denuncia della violenza sugli animali, “Il miglior amico dell’uomo” di Luca Poldelmengo: Myla, bellissimo labrador, è tolta alla sua padrona e usata insieme con altri cani per trasportare all’interno del loro stomaco panetti di droga. Artefice delle operazioni, prima di inserimento della droga e dopo di uccisione dell’animale per estrarla, è un giovane veterinario, Francesco.
Lulù, del racconto di Margherita Oggero “Vizietti familiari”, è una Jack Russel Terrier che fa compagnia a un’anziana signora e che assisterà suo malgrado a un ennesimo atto di violenza.
“La vendetta di maestà” di Patrizia Debicke van der Noot, autrice di famosi thriller storici, è un noir ambientato in un palazzo di proprietà dei conti Roncati che tengono in casa un persiano di nome Hubertus II von Lukas, detto Maestà che a tempo opportuno vendicherà i suoi nobili padroni.
Coinvolgenti e ricchi di suspense a seguire ci sono: il racconto di Fabio Sanvitale, “Crotalus Adamanteus” dove fanno da padroni serpenti dagli occhi gialli ammaliatori e quello di Valeria Corciolani “Mephisto” dove Lucrezia, la gatta protagonista, preferisce spudoratamente Gilberto, il suo padrone, che Nives, sua moglie. Un pipistrello e una civetta dagli occhi penetranti sono i protagonisti rispettivamente di “Come ci si sente ad essere un pipistrello?” di Enzo Restivo e “La civetta” di Salvo Zappulla. Entrambi i due racconti sono caratterizzati da una vena umoristica e da dialoghi serrati.
L’antologia continua con “Leggi nei miei occhi” di Assunta Morrone, gli occhi sono quelli del gufo Tacito che incontrano quelli del gatto Basilio il tutto in una biblioteca, santuario di libri rari, dove è avvenuto uno strano omicidio; “Teena” di Arianna Destito, un racconto anche questo di denuncia della cattiveria umana verso gli animali, ribaltato questa volta a subire macabre vivisezioni e terribili esperimenti in laboratori alla Green Hill sono gli umani; “Vita da gatto randagio” di Alessandra Leone, una tenera storia d’amore di gattare che accudiscono e coccolano i gatti randagi a Roma interrotta brutalmente da una serie di ritrovamenti di gatti sgozzati; “Siamo tutti carnivori” di Francesco De Filippo, un racconto denuncia degli allevamenti prigione, dove gli animali sono tenuti in attesa di essere mangiati; “La battuta di caccia” di Mimmo Gangemi che narra di una battuta di caccia al cinghiale.
La “Postfazione” di Marco Piva termina la raccolta con una serie d’interessanti osservazioni proprio sul richiamo e legame per gli animali di un genere come il noir. “Gli animali non uccidono mai per piacere, l’uomo è l’unico per il quale la tortura e l’uccisione di suoi simili sono fonti di salvezza” con quest’affermazione di James Anthony Froude si chiude “Animali noir” a cura di Cristina Marra e composto da autori vari (Falco editore, 2014).
“Animali noir” mette assieme disparati scrittori del genere; alcuni di loro come Debicke van der Noot e Sanvitale abbiamo imparato a conoscerli anche grazie alla precedente raccolta “Vento Noir” curata da Cristina Marra; autori che sono riproposti in questa nuova esperienza tanto assieme ad esordienti quanto unitamente ad altri nomi ben più noti a livello nazionale come Margherita Oggero e Mimmo Gangemi.
Il titolo e l’ immagine di copertina della sua raccolta fanno subito venire in mente il racconto “Il gatto nero” di Edgar Allan Poe, autore citato, non a caso, in epigrafe.
Nei racconti degli autori di “Animali Noir” sono presenti diversi animali: serpenti, gufi, pipistrelli, cani e gatti che hanno un ruolo preciso al interno delle detective stories, quello di smascherare gli omicidi.
“Il legame tra animali e letteratura è molto stretto e lo è anche nella scelta del logo di collane di narrativa. Proprio in questa tradizione narrativa – dice Cristina Marra curatrice, scrittrice giornalista- s’inserisce “Animali noir”, una raccolta di tredici storie di animali scritte da autorevoli rappresentanti del noir italiano e da esordenti”.
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