Anita Garibaldi. La nascita di un’eroina
- Autore: Custodio
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
“Anita Garibaldi. La nascita di un’eroina” (VerbaVolant Edizioni 2016, titolo originale Anita Garibaldi. O nascimento de una heroina, traduzione e a cura di Giovanna Lojacono) è il volume a fumetti di Custodio, autore brasiliano, che ripercorre la vita di Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva (Morrinhos, 30 agosto 1821 - Mandriole di Ravenna, 4 agosto 1849), meglio nota come Anita Garibaldi, rivoluzionaria brasiliana, moglie di Giuseppe Garibaldi (Nizza, 4 luglio 1807 - Caprera,
2 giugno 1882), conosciuta anche come l’«Eroina dei due mondi».
Queste pagine ricche di storia iniziano nel marzo del 1848 al porto di Genova. L’indomita Anita Garibaldi, accompagnata dai suoi tre figli, era appena sbarcata in città.
“Signora Anita, sono il signor Antonini. È un piacere darle il benvenuto a casa nostra”.
Giuseppe era rimasto in Uruguay mentre tutta l’Italia attendeva il suo ritorno, perché “accende la speranza dell’unità nazionale”. Il popolo di Genova aveva donato alla donna la bandiera tricolore, simbolo di un’Italia unita. Anita nel ringraziare aveva assicurato gli astanti che l’avrebbe consegnata al marito, certa che sarebbe stato felice di sapere che il popolo lo stava aspettando. Anita era nata in Brasile, nel 1891, nel sud della provincia di Santa Catarina, “un’altra femmina! La terza”, figlia del mandriano Bentòn “abbiamo un repubblicano qui”, e di Maria Antonia. Fin da piccola Anita aveva respirato aria di libertà e di giustizia sociale in un Brasile governato aspramente dal governo imperiale.
“Da quando il Re Don Joao è tornato in Portogallo, il Brasile non è più al sicuro”.
A Nizza il quindicenne Giuseppe coltivava l’idea che un uomo dal cuore libero può cambiare il proprio destino, e anche quello di un popolo. Giuseppe e Anita saranno destinati dal fato a incontrarsi a Laguna, comune del Brasile nello Stato di Santa Caterina, dove il grande condottiero si trovava per combattere insieme ai rivoluzionari nella guerra dei Farrapos, chiamati dagli imperiali con disprezzo straccioni.
“Quante avventure ha in serbo per noi quest’immenso mare”.
Anita e Giuseppe, fianco a fianco, avevano percorso il sud del Brasile, attraversando, in condizioni durissime, i Canyon della Serra Geral che separano Santa Caterina da Rio Grande do Sul, sostando presso accampamenti di fortuna ora inseguendo le forze imperiali, ora fuggendole avendo come obiettivo la causa della libertà e dell’autodeterminazione dei popoli.
Il fumetto illustra, senza mai annoiare, l’eroica e impegnata vita di una donna straordinaria, dallo spirito selvaggio e ribelle, le cui gesta hanno contribuito al Risorgimento italiano. Come si legge nell’introduzione al volume, redatta dal Prof Luigi Amato, docente di Estetica, Anita, acuta e intelligente,
“immolando tutta se stessa sull’altare di quel José dagli occhi azzurri che le aveva dato quattro figli, consegnò all’Italia il combattente indomito che l’avrebbe unita”.
L’indomita donna condivideva con Garibaldi gli ideali repubblicani cui l’aveva educata lo zio Antonio e abbandonò tutto per seguire il biondo eroe venuto dall’Italia. Un personaggio tutto da scoprire assieme al tempo in cui visse e alla storia che la vide protagonista. In questa occasione, anche un fumetto può diventare un utile strumento di divulgazione per le giovani generazioni.
“Meglio un uomo libero tra le sbarre che uno schiavo in libertà”.
Anita Garibaldi. La nascita di una eroina
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Anita Garibaldi. La nascita di un’eroina
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