Atman. Predatori nell’inconscio
- Autore: Massimiliano Irenze
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
La movida torinese viene turbata da strani omicidi e testimonianze fuori dall’ordinario. Le indagini di un commissario di polizia incrociano le ricerche di un ufologo ed emergono elementi inquietanti che stravolgono la quotidianità sabauda. I militari prendono possesso del territorio e strani complotti vengono tramati nell’ombra, mentre le vite di alcuni cittadini vengono irreversibilmente stravolte.
“Atman. Predatori dell’inconscio” di Massimiliano Irenze è un testo avvincente, intriso di spiritualità, esoterismo e analisi psicologiche, ma anche di ironia, erotismo e brividi di paura.
La città magica, come viene definita spesso Torino, evoca da sempre inquietudine, fin da quando Nietzsche vi perse la ragione, passando per la misteriosa figura di Gustavo Rol, fino alla predilezione che mostrava per essa il regista horror Dario Argento. I suoi scorci nebbiosi da sempre evocano qualcosa di tetro e terrificante. Protagonista delle strane visioni di Costantino prima della battaglia di Rivoli, dei riti celtici e, più recentemente dei riti messianici delle sette sataniche, la città ha avuto un percorso tortuoso riguardo alla propria religiosità, commista a magia ed esoterismo. Superstizioni, leggende e credenze la pervadono. Le statue indicherebbero dov’è nascosto il sacro Graal, le fontane del centro sarebbero portali per altre dimensioni, i cunicoli sotto ai Murazzi porterebbero a destinazioni ignote, il monte Musinè sarebbe una base aliena e i ruscelli vi scorrerebbero al contrario. Le persone, in questa città, crescono con un misto di quieta follia, severa ironia e muto disincanto; da ragazzini vogliono scappare via ma, prima che se ne rendano conto, si ritrovano ad essere conformati al contesto e bendisposti a permanere... e a tramandare l’omologazione.
L’arrivo di una rock star in città rischia di scuotere le coscienze; molti sono interessati ad avvicinarla, ma non tutti con intenti amichevoli.
Massimiliano Irenze è uno psicologo ed un buddista e la narrazione di “Atman. Predatori dell’inconscio” sembra risentire di questi due aspetti.
L’Atman è un concetto indiano che significa l’essenza o infinito dentro, contrapposto al Brahman che è l’infinito fuori; quando essi sono allineati si può comunicare con tutto l’universo.
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