Bastardi e Senza Gloria di Andrea Salieri e Daniele Babbini

In che modo è possibile preparare i propri figli alle atrocità di cui possono essere capaci gli esseri umani? E, soprattutto, come è possibile poi descriver loro l’umanità profonda che essi stessi possono mostrare?
Andrea Salieri e Daniele Babbini provano a dare delle risposte a questi interrogativi nello splendido saggio “Bastardi e senza gloria” (Edizioni Clandestine, 2013), all’interno del quale ripercorriamo insieme gli scenari di guerra dei conflitti più tristemente famosi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Gli autori ci guidano attraverso la Storia più recente portandoci in Cambogia, in Bosnia, in Palestina, in Iraq, in Afghanistan e in Kosovo, presentandoci sia i Bastardi che sono stati artefici degli orrori più indicibili sia gli Eroi Senza Gloria che hanno fatto in modo, con il loro lavoro nelle missioni di pace internazionali, di portare aiuto, sostegno e speranza in quegli stessi luoghi martoriati. Salieri e Babbini, grazie ad interviste a chi per anni ha rischiato la propria vita ogni giorno, riescono a portarci lì dove i media si sono ben guardati di fare, ovvero all’interno di autoveicoli blindati, su strade minate, dentro avveniristiche basi militari, fra i soldati e con i soldati, fianco a fianco con persone le cui peripezie intorno al mondo non sono ancora terminate, così come con chi, purtroppo, non ce l’ha fatta.

Ciò che trasuda da queste pagine potentissime è tutto l’orrore, l’ignoranza, il coraggio e la voglia di resistere di uomini e donne con cui abbiamo archetipicamente molto in comune, pur trovandoci a volte su fronti opposti di combattimento. Salieri e Babbini, con delicatezza, sensibilità e assenza di giudizio, ci accompagnano lungo la lettura, stringendoci più forte quando le pagine della Storia, e del loro saggio, diventano troppo strazianti.

“Se è vero che i bastardi proliferano ovunque, in egual misura ci sono esseri degni a cui, seppur meritata sul campo, non è concessa alcuna gloria.”