Batti il Tempo. Tre passi per avere tempo per le cose importati di Flavio Cabrini e Ugo Ravaioli

Si racconta che Albert Einstein, durante una passeggiata nel parco di Princenton, domandò con candore al grande matematico Kurt Gödel:

“Dove va il tempo che passa?”.

Ammesso che si accumuli da qualche parte, di certo non torna più. È stato Benjamin Franklin, quasi tre secoli fa, ad equipararlo al denaro. E, proprio al pari del denaro, del tempo si dice che si spende, si risparmia, si guadagna, si perde, si investe o si spreca. Al pari del denaro è una risorsa preziosa. Al pari del denaro procura angoscia quando manca.

“Batti il tempo”, ultimo prodotto di una prolifica iniziativa editoriale promossa da OSM Network (società di consulenza che opera nel campo dei servizi alle imprese, con sedi a Milano e a Lugano), non si limita a offrire una panoramica sui più collaudati sistemi di time management, a partire dal cosiddetto metodo Eisenhower, il generale che guidò lo sbarco in Normandia e divenne in seguito presidente degli Stati Uniti.
I due autori, il formatore Flavio Cabrini e il giornalista Ugo Ravaioli, si spingono infatti ben più in là: per un uso razionale e proficuo del tempo sono fondamentali sia l’esercizio della delega sia la capacità di problem solving.

Il libro, reperibile in versione digitale, è insomma per così dire uno e trino. Punteggiato da diagrammi, grafici e citazioni, “Batti il tempo” pur conservando la struttura del manuale si presta ad una facile e piacevole lettura, fornendo anche una serie di esempi sull’applicazione pratica delle tecniche che vengono via via illustrate. Pensato per imprenditori e manager, può tuttavia rivelarsi di immediata utilità anche per chi si è appena affacciato nel mondo del lavoro e punta a rendere il suo operato più efficiente e produttivo.
Spesso il tempo lo si definisce tiranno.

“Ma quando la sua dittatura diventa opprimente – sono le ultime parole del libro –, in parte c’è sempre una nostra complicità”.