Nel linguaggio comune non è inusuale sentir dire che si accetta qualcosa con beneficio d’inventario. Se per alcuni per questa espressione risulta piuttosto chiara, sia nel suo senso originale che lato, per molti altri, invece, rappresenta un modo di dire di difficile comprensione, soprattutto perché questa locuzione nasce in ambito giuridico e solo dopo è entrata a far parte della lingua parlata con un significato più ampio. Vediamo dunque cosa significa beneficio d’inventario, quando si usa in ambito giuridico e come utilizzare questa espressione, invece, come modo di dire.
Beneficio d’inventario: l’espressione che nasce per le eredità
Per la legge, più precisamente l’articolo 470 del Codice Civile, il beneficio d’inventario è legato all’eredità. Un erede può infatti scegliere di accettare quanto gli spetta con il beneficio d’inventario, vale a dire evitando che il proprio patrimonio personale e quello del dante causa possano essere confusi qualora la persona deceduta avesse, al momento della morte, dei debiti da saldare. Accettare un’eredità con beneficio d’inventario è una scelta facoltativa, consigliata quando non si è certi di eventuali passività pendenti sul patrimonio della persona deceduta, ma diventa addirittura obbligatorio in caso gli eredi siano minori, persone giuridiche o soggetti incapaci di intendere.
Attraverso questa procedura, da convalidare mediante un notaio o una dichiarazione redatta dinanzi al cancelliere del tribunale, l’erede potrà avere la certezza che, in caso di debiti del soggetto deceduto, non potrà essere utilizzato il suo patrimonio per rimediare alla situazione e che quanto dovuto ai creditori sarà liquidato unicamente mediante l’eredità stessa a disposizione, ovverosia il patrimonio lasciato dal de cuius. Nel caso i debiti del defunto fossero maggiori della quota lasciata in eredità, con l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario nessuno potrà rivalersi sugli eredi per avere la differenza.
Beneficio d’inventario: dalle eredità al modo di dire
Questa particolare espressione, che nasce come abbiamo visto in ambito giuridico, ha trovato largo impiego anche nella lingua parlata con un senso meno formale e non necessariamente legato al denaro.
Accettare qualcosa con beneficio d’inventario, quindi, sta semplicemente a significare che un’idea, una proposta o una qualsiasi dichiarazione vengono valutati con una certa cautela, in attesa di poterne accertare la validità e la fondatezza così da evitare problemi di qualsiasi tipo. Espressioni similari a “accettare con beneficio d’inventario” sono ad esempio “prendere con le pinze” o “prendere con le molle”, sempre riferendosi a fatti o affermazioni di terze persone.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Beneficio d’inventario: cosa significa? Dalle eredità al modo di dire
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