Blake. Il divenire degli dei di Simone Alessi

“Da oggi puoi scoprire il principe nero
scegliere occhi che incantano
l’amore uccise luce
sogna ancora”

Incontriamo Blake, il protagonista dell’omonima saga che Simone Alessi ha appena iniziato a dare le stampe, in un futuro lontano, distante centinaia di anni.
All’inizio il personaggio principale di questa prima avventura, “Blake. Il divenire degli dei”, vi sembrerà solo un ragazzo.

In realtà noi lettori non riusciamo neanche a immaginare i poteri della creatura che ci troviamo di fronte, un essere molto più antico e potente di quanto la mente umana riesca a concepire. Sarà però solo un incontro speciale, quello con Luce, a liberare l’immane energia che questo essere nascondere al suo interno, a permettere l’espressione di quel potere così arcano.
Di guerre mondiali in questo futuristico mondo ce ne sono già state molte e, al momento in cui è ambientato il libro, un’altra incombe: questa volta però le forze in campo sono ben diverse.
Blake sarà coinvolto in un’avventura incredibile, un’esperienza spettacolare nella quale Simone Alessi ha fatto confluire eventi del nostro passato e della nostra storia e pura mitologia, elementi religiosi e archetipi appartenenti al simbolismo.
Il giovane protagonista avrà al suo fianco Selene, Morte, Hecate e Sam, dovrà prima scoprire e poi fare i conti con le sue stesse origini e, allo stesso tempo, affrontare una lotta interna, scatenata dallo strano rapporto che instaurerà con Luce.

Quasi riduttivo definire questa saga fantasy, dal momento che “Blake. Il divenire degli dei” è un libro che ridefinisce i confini del genere, accogliendo in sé elementi che, presi in prestito da molti altri generi letterari, tra loro differenti, si fonderanno e si confonderanno in un’unica, incredibile saga di cui questo è solo il primo volume.
Come ben chiarisce Simone Alessi:

“Ho sempre creduto che i nostri sogni sono come visioni evanescenti e le nostre storie, completamente diverse ma simili, possono prendere vita in un vortice di passioni e immagini”