Blue Monday: ne sentiamo parlare ciclicamente, almeno una volta l’anno. Che cos’è il Blue Monday e perché si chiama così?
Letteralmente il “lunedì triste” traducendo dalla lingua inglese, il Blue Monday cade tutti gli anni il terzo lunedì del mese di gennaio ed è ritenuto, secondo una ricerca del 2005, il giorno più triste e deprimente dell’anno. Perché proprio questa giornata e cosa significa in effetti?
La ricerca che risponde alle domande in questione, come già anticipato, risale al 2005 e viene attribuita al dottor Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff e diffuso tramite comunicato stampa del canale televisivo britannico Sky Travel.
Blue Monday: perché si chiama così e cosa significa?
Il Blue Monday sarebbe il giorno più triste dell’anno secondo una serie di calcoli e di dati incrociati in un’equazione; questo calcolo, però, rientra nell’ambito della pseudoscienza, quindi l’equazione che ne è la base viene ritenuta priva di alcun fondamento.
Nonostante ciò l’idea di Blue Monday si è diffusa in tutto l’emisfero boreale.
Il Blue Monday si chiama così perché in inglese “blue” indica quella condizione di tristezza e batterie scariche, un malcelato senso di malinconia che può corrispondere a uno stato depressione.
Perché il Blue Monday è il terzo lunedì di gennaio?
Sulla base di cosa è stato scelto proprio il terzo lunedì del mese di gennaio? La formula matematica che dà come risultato questa data è frutto dell’incrocio di alcune variabili prese in considerazione come:
- meteo del periodo;
- sensi di colpa per i soldi spesi durante le feste natalizie;
- il Natale e il senso di benessere che deriva dalle vacanze sempre più lontani;
- il fisiologico calo di motivazione dopo le feste;
- la crescente necessità di darsi da fare per cominciare al meglio l’inizio dell’anno.
La causa di tutte queste sensazioni negative concentrate in questo periodo dell’anno con picco nella giornata del Blue Monday? L’inverno stesso, la stagione che fa sentire più scarichi e demotivati e che genera il “winter blues”, quella che viene chiamata la “depressione invernale”. Secondo una ricerca recente, "Vita ed Energia: i bioritmi degli italiani" ad opera di Astra Ricerche, gli italiani si sentono più scarichi in inverno con meno di uno su cinque che afferma di essere al massimo delle proprie energie e con un buon 44% del totale che va avanti a batterie cariche per metà o anche meno.
Una piccola curiosità: nel cartone della Pixar "Inside Out" il personaggio che rappresenta la tristezza è rappresentata con il colore blu e indossa un maglione pesante invernale.
Blue Monday: ecco i rimedi
Il Blue Monday, seppur senza fondamenti scientifici e creato, fondamentalmente, nell’ambito di un’azione pubblicitaria di un’agenzia di viaggi britannica, ha spopolato. Come evitare di sentirsi tanto giù per il fatto di essere in pieno inverno e lontani dalle vacanze? Per non perdersi d’animo bisogna fare attività fisica regolarmente, uscire con gli amici e concedersi qualche leccornia a tavola. Mangiando è anche importante fare attenzione a preferire i nutrienti che riducono la stanchezza come acido folico, ferro, vitamina B3 (contenuta nelle mandorle), vitamina B2 e magnesio. Per stimolare l’organismo a produrre la serotonina, l’ormone del benessere, è importante inserire nell’alimentazione uova e cereali integrali.
Il rimedio dei rimedi? Visto in che ambito è stato creato il Blue Monday, il rimedio dei rimedi non può che essere quello di prenotare un biglietto aereo per qualche bella destinazione, oppure leggere un libro che permetta di crogiolarsi nella tristezza.
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