Chi sono i book-toker e che significa questa parola? I book-toker sono dei tiktoker che parlano di libri. Ma allora, chi sono i tiktoker? Un passo alla volta. Partiamo dall’origine di tutto: questi termini nascono a partire dal social network chiamato appunto Tik Tok. Nuova frontiera del social, se il caro, vecchio Instagram è il social delle immagini, Tik Tok è quello dei video: qui infatti si trovano soltanto carrellate di video di pochissimi secondi. Si tratta di un social amatissimo dagli under 25, dove mini coreografie, challenge e scherzi vanno per la maggiore.
Una persona che usa Tik Tok (possibilmente con assiduità e una certa frequenza) è un tiktoker, insomma chiamiamo tiktoker gli utenti di Tik Tok.
I tiktoker più famosi e seguiti generalmente si caratterizzano per generi e tipologie di video particolari, che riguardano temi specifici.
I tiktoker che parlano di libri si chiamano dunque book-toker. Liste, consigli di lettura, gag, si può usare qualunque mezzo per trattare l’argomento che si ha a cuore su Tik Tok: l’importante è che lo si faccia tramite i brevi video previsti dalla piattaforma. Altra chiave fondamentale è la creatività: il social infatti premia, rendendo virale, i video più seguiti e apprezzati dalla community.
Proprio come i book-influencer e i bookstagramer, i book-toker influenzano con i loro contenuti, potenzialmente, migliaia di persone.
Book-toker: il caso di La canzone di Achille
Non ci credete? Ebbene, negli Usa un libro edito circa dieci anni fa e ormai dimenticato dal grande pubblico è schizzato di nuovo in vetta alle classifiche
vendendo improvvisamente 10 mila copie al giorno. Il libro in questione è The Song of Achilles, romanzo del 2012 della scrittrice statunitense Madeline Miller edito in Italia da Marsilio con il titolo La canzone di Achille. Come mai? Perché Selene Velez, su Tik Tok @moongirlreads_, lo ha inserito nella sua lista di «libri che vi faranno piangere». La giovane book-toker ha 134 mila follower e la sua lista è diventata virale in pochissimo tempo. Calcolatrici alla mano per renderci conto dell’impatto che una cosa del genere può avere sul mercato del libro.
Leggere o studiare su Tik Tok
I social, sebbene realtà virtuali, impattano e cambiano l’approccio alla vita reale. Cambia dunque il modo di comunicare, di relazionarsi, di guardare il mondo. Sembra assurdo che qualcosa di lento e impegnativo come la lettura, o la divulgazione, possano approdare su un social in cui si hanno una manciata di secondi prima di sparire nella home invasa dai contenuti più disparati. Eppure agli hashtag #booktok corrispondono video visti complessivamente 5,7 miliardi di volte; anche #booktokitalia e #booktokita vanno alla grande e sono collegati a video visti in totale quasi 28 milioni di volte.
Non si parla solo di libri su Tik Tok, ma si studia anche.
Basti pensare a @aspirante_prof, una professoressa di lettere, che riassume in 15 secondi I Malavoglia, o che lancia dei sondaggi per sapere quali personaggi letterari preferiscono gli studenti della sua community. Oppure pensiamo a @normasteaching, insegnante di inglese ormai lanciatissima e conosciuta in tutto il Paese. Si tratta di usare nuovi linguaggi e tecnologie per diffondere la cultura.
Insomma il mondo cambia e a noi non resta che tenere il passo, a colpi di like e interazioni su social che diventano sempre più veloci. Che ne pensate? Usate Tik Tok? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Book-toker: chi sono e che significa questa parola?
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