La canzone di Achille
- Autore: Madeline Miller
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sonzogno
- Anno di pubblicazione: 2013
Malgrado l’abitudine di noi mediterranei a storcere il naso quando gli americani si occupano della nostra storia, in special modo quella che si esprime attraverso i testi classici, bisogna riconoscere a Madeline Miller il merito di averci saputo offrire un ottimo romanzo: “La canzone di Achille”, edito da Sonzogno e vincitore dell’Orange Prize 2012, premio per la narrativa femminile.
Studiosa di testi antichi e insegnante di lettere classiche, Miller ha saputo trasfigurare una delle più grandi storie tragiche raccontate nell’Iliade, quella di Achille e Patroclo, facendone una toccante storia d’amore.
Trovando un linguaggio allo stesso tempo lirico e popolare, di grande impatto emotivo, ci racconta di due persone profondamente innamorate l’una dell’altra.
Fin dall’infanzia - problematica per Patroclo, figlio di re disprezzato dal padre, dorata per Achille, semidio destinato a divenire il più grande guerriero della sua generazione- ne seguiamo i turbamenti, le incertezze, l’amicizia che diventa qualcosa di più grande. Questo sarà il fondamento del loro rapporto: un sentimento assoluto, quello che spingerà il timido Patroclo a non permettere mai che qualcuno li divida, quello che spingerà Achille a non volergli sopravvivere dopo che la sua collera contro Agamennone ha portato l’amante a morire sotto le mura di Troia.
Una storia viva, piena di umanità, che però ha una pecca. Appare davvero fuori luogo in una società come quella greca, che certo non si faceva problemi riguardo all’omosessualità maschile, ma considerava irrinunciabile per l’uomo di nobili natali divenire un guerriero, che la figura di Patroclo venga tratteggiata come quella di una persona che odia la guerra.
Sarà sempre così tra i due: Patroclo il goffo, il guerriero mancato e l’invincibile Achille, bellissimo figlio di una Dea, tenero amante ma perfetta macchina per uccidere.
È in questo che l’autrice ha esagerato, nel fare di Patroclo colui che odia la guerra e rifiuta ogni insegnamento che possa fare di lui un combattente. Sembra quasi che la Miller, nell’intento di umanizzare due figure mitiche, non sia riuscita a tratteggiare le dinamiche di coppia senza dare loro una precisa connotazione maschio-femmina, mentre invece sarebbe stato più logico e verosimile vedere rappresentata una relazione tra due guerrieri.
Un romanzo la cui bellezza narrativa è innegabile, ma che ha perso l’occasione di essere un grande romanzo.
La canzone di Achille
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Bella recensione, obiettiva al punto giusto 😊
Piccola domanda indiscreta, non è che avresti ancora a disposizione la copia de "La canzone
di Achille" nell’edizione della Sonzogno? Sto impazzendo per cercarla (ho già quella della Marsilio, ma per completezza volevo prendere anche l’altra) 🙈
Se fossi disponibile a venderla o a dirmi dove potrei trovarla te ne sarei eternamente grata ☺️