Burrasca nella Manica di Patrick O’Brian

Imperdibile appuntamento con il diciottesimo capitolo della fortunata saga dedicata ai due inseparabili amici, il comandante Jack Aubrey e il medico di bordo Stephen Maturin. I due, ormai non più giovanissimi, sono a terra in attesa di un altro imbarco, di un’altra formidabile avventura.

La prima parte del libro si differenzia dagli altri proprio perché non è ambientata sulle navi, sui mari e sugli oceani. Tuttavia è entusiasmante ed inoltre l’autore riesce a descrivere benissimo la cultura inglese del tempo, il periodo storico, le tensioni con la Francia e con la Spagna, le visioni politiche e militari di paesi sudamericani come Cile e Perù. Un emblematico affresco dell’epoca che, per intenderci, vede il Bonaparte esiliato all’isola d’Elba dopo la tremenda sconfitta di Waterloo.

Come al solito i due protagonisti non si trovano a loro agio fuori dal loro ambiente ed attraversano difficoltà di ogni tipo. Maturin si reca in Spagna per prendere la figlia e il suo patrimonio lì depositato presso una banca. Nel paese iberico si trova subito in difficoltà per le sue simpatie e contatti con lo stato peruviano e per la sua intenzione di favorire l’insurrezione del Perù contro la madrepatria Spagna. Riuscirà ad eludere i gendarmi spagnoli? Jack invece è alle prese con le consuete difficoltà economiche e con problemi fondiari relativi a terreni di proprietà. La sua presa di posizione in merito allo scottante tema delle encloseurs (sostanzialmente recinzione di terreni da parte dei ricchi proprietari a scapito dei contadini che li coltivavano) lo mette in cattiva luce nei confronti degli aristocratici e delle classi borghesi. Questo braccio di ferro lo porta a gravi conseguenza di carriera e il suo futuro nella marina è oscuro ed incerto. Un’ offerta allettante dalla marina cilena sembra portarlo verso altri mari. Ma un fatto nuovo sconvolge l’Europa e la vita dei nostri protagonisti. Napoleone è fuggito dall’Elba e bisogna fermarlo ad ogni costo mobilitando anche la marina e i suoi interpreti migliori. Chi allora se non Jack e Stephen?
O’Brian a questo punto riprende possesso dei mari, delle tecniche marinaresche, di termini difficili ma così suggestivi.

L’autore, vero padrone dei romanzi di mare, dà quindi il meglio di sé e immagini formidabili si accavallano pagina dopo pagina, sospinte da vento, onde gigantesche e tempeste terribili. Immagini che possiamo riprendere anche dal bellissimo film Master e Commander, interpretato da Russel Crowe (anche se è ispirato ad un altro episodio della stessa saga). Un romanzo per gli appassionati del genere e per i cultori della storia ma anche per i neofiti che possono essere aiutati da schede e schemi relativi ai termini marinareschi e alle navi dell’epoca!