Cannabis. Il futuro è verde canapa
- Autore: Mario Catania
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
“Se invece di considerarla una minaccia avessimo scelto di adottare la canapa come la risorsa incredibile che in effetti è, vivremmo in un mondo non per forza migliore, ma certo meno inquinato”.
La canapa, tanto umile, tanto utile, tanto esecrata. Più scienza, conoscenza e meno battute sulle “canne”. Lasciamoci salvare dalla canapa, dice il giornalista Mario Catania, autore per le edizioni emiliano-romagnole Diarkos di un compendio sull’utilità della canapa e dei tantissimi derivati. Cannabis. Il futuro è verde canapa (2019, 368 pagine) è l’apologia ragionata del più forte, eppure modesto e poco costoso, alleato di una campagna di sostenibilità ambientale a favore del pianeta.
Lasciamo da parte Bob Marley, il fumo e i rasta, dimentichiamo che quella “stupefacente” è l’unica delle innumerevoli utilità sulla quale si sofferma l’opinione pubblica superficiale per demonizzare questo vegetale o al contrario per esaltarlo, secondo i punti di vista. Gli effetti psicoattivi e il commercio illegale scompaiono quasi sotto le solide argomentazioni scientifiche del freelance varesino, indiscusso specialista della materia. Ne scrive da sempre, ha creato due siti (dedicati rispettivamente alla canapa industriale e alla cannabis medico-terapeutica, cannabisterapeutica.info), ha prodotto speciali, organizzato conferenze e convegni.
Ci ricorda che la canapa è rinnovabile, biodegradabile, vantaggiosa per l’ambiente. Con la rinascita di un’industria basata su questa pianta avremmo l’opportunità di tornare a sviluppare circuiti economici virtuosi, dai quali trarre le utilità necessarie rispettando allo stesso tempo l’ambiente.
È una pianta resiliente: l’abbiamo svilita, messa fuori legge, bistrattata come nessun altro vegetale nella storia dell’umanità e tuttavia continua a fornirci cibo nutriente, biomattoni e vestiti per ripararci, corde e vele per navigare, plastica e carburanti biodegradabili, carta di qualità, tele, trattamenti farmaceutici per decine di malanni e patologie.
"Si è adattata per crescere ad ogni latitudine con poca acqua e poche cure, ha passato indenne ottant’anni di proibizionismo che ha provato a cancellarla dai nostri campi e una rivoluzione industriale che ha cercato di sostituirla."
Sostituirla coi derivati del petrolio, col cemento, le merendine ipercaloriche e i farmaci di sintesi. La canapa è storia e tradizione. È stata usata per connettersi col divino, o anche per trovare sollievo dal dolore e dalla sofferenza. È nelle vele delle navi che hanno solcato mari e oceani. È nelle prime paia di jeans, come nei vestiti tradizionali giapponesi, nei trattati di medicina cinese del 2000 a.C. e nelle bioplastiche realizzate con la moderna stampa 3D. È capace di alimentare un’industria a misura d’uomo, rispettosa dell’ambiente che ci ospita. Una risorsa rinnovabile e inesauribile, per un futuro sostenibile.
Il suo più grande nemico è l’ignoranza, che però può essere sconfitta, secondo Catania, insistendo sugli enormi benefici della canapa. In campo medico, quelli del Cannabidiolo sono innumerevoli. Non psicoattivo (non agisce sui processi psichici di chi lo assume), è uno degli oltre ottanta cannabinoidi naturali presenti nella Cannabis Sativa. L’uso terapeutico della marijuana è antichissimo, noto da millenni, ma negli anni Trenta è stata vietata per ragioni socio-politiche. Solo di recente, il crescente interesse dell’opinione pubblica ha forzato la comunità scientifica a indagarne le proprietà. I risultati sono incredibili: i falsi miti sembrano destinati a sgretolarsi davanti al crescendo di prove scientifiche sulle facoltà antinfiammatorie, antiossidanti, antiemetiche, ansiolitiche, antipsicotiche, anticonvulsive (è un potente farmaco antiepilettico). Studi scientifici recenti dimostrano gli enormi apporti benefici del Cannabidiolo alla salute. Sta emergendo come un potente rimedio naturale per la terapia del dolore ed è capace di agire su diverse malattie finora irreparabili. Può aiutare a combattere il cancro, l’intestino irritabile, l’epilessia, la schizofrenia, l’Alzheimer, la depressione e molto altro. La cannabis medica limita a lungo termine la frequenza dell’emicrania. I pazienti che la usano possono ridurre il ricorso ai farmaci e guadagnare una qualità della vita migliore.
In Italia, il Cannabinoide Delta-9-THC e suoi omologhi per uso medico sono legali dal 2007. Nel 2013, il riconoscimento dell’efficacia per scopi terapeutici è stato esteso anche alla pianta di cannabis vegetale, estratti e preparati. Ma in Italia la sanità è gestita dalle Regioni, per questo, nonostante le norme nazionali integrate alla fine del 2015, ognuna legifera in modo differente.
Giù le mani perciò dalla canapa: abbiamo detto che riuscirebbe a sostituire del tutto i derivati da petrolio e a limitare enormemente l’impiego di energie fossili, ma fatti conti è in grado di fare ancora tanto di più:
"Può guidarci verso una nuova rivoluzione industriale: sostenibile, circolare e decisamente a misura d’uomo."
Un futuro diverso è possibile, conclude Mario Catania, e dipende da noi:
"Torniamo ad affidarci alla canapa."
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