Capitoli Ordinazioni et Statuti dell’Arte della Seta di Catanzaro
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- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
Catanzaro è stata una città fondata in epoca bizantina, caratterizzata in passato dalla produzione serica, introdotta proprio dalle popolazioni orientali. Il quartiere più antico si chiama per l’appunto Grecìa e, nei pressi, i toponimi ricordano la produzione serica con Vico Gelso Bianco (I, II, ecc.) che richiama l’intero ciclo produttivo, compreso quello della presenza dei gelsi di cui i bachi si nutrivano per produrre sete pregiate e raffinate che, nei secoli, raggiunsero produzioni talmente preziose da essere protette e garantite da apposite norme. "Capitoli Ordinazioni et Statuti dell’Arte della Seta” rappresenta un importantissimo documento originale, in possesso della Camera di Commercio di Catanzaro, che è stato riprodotto in un prestigioso volume con testi a fronte e saggi critici, realizzato con l’intento di divulgarne i contenuti e portato al Lingotto di Torino, in occasione del Salone del Libro nel 2013. Catanzaro era una città molto ricca che si distingueva per la produzione serica che arrivava, con i preziosi velluti e damaschi, fino ai mercati del Nord Europa. La qualità dei tessuti catanzaresi valse alla città, unica dopo Napoli, privilegi fiscali con la concessione del Consolato dell’arte della seta. Quasi tutti gli abitanti erano impegnati nelle attività legate alla produzione serica, con i commercianti, i tessitori, i tintori, i produttori del baco, gli investitori di capitali. Il libro ha il pregio di rappresentare uno spaccato di vita cittadina che per Catanzaro, specializzata nella produzione serica, aveva avuto, nel XVI sec., la necessità di tutelare e proteggere la qualità dei suoi prodotti con appositi documenti che diventavano vera e propria norma. L’amalgama tra i cittadini catanzaresi era costituita dalla consapevolezza che il progresso fosse sostenuto da norme precise che consentissero sempre alla città di distinguersi per produzione di qualità. La città era abitata, infatti, da ebrei, amalfitani, arabi, siciliani, greci e i Capitoli, Ordinazioni et Statuti dell’Arte della seta di Catanzaro precisavano proprio la finalità e gli obiettivi della produzione cittadina:
“Imprimis perché una delle Nobiltà di questa Città di Catanzaro è la detta Arte della Seta, e per questo conviene procedere et havere pensiero, che in essa si proceda tuttavia di bene in meglio, e non ci si commetta fraude alcuna, per tanto bisogna eligere e deputar per Consuli persone, le quali non habiano risguardo al lucro, et interesse proprio, ma al servitio di Iddio e Sua Maestà, beneficio utile et honor della Università et dell’Arte predetta.”
I documenti, scritti in lingua volgare, sono riprodotti nel libro in versione originale con testo a fronte e introdotti da prestigiosi saggi storici.
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Gli Ebrei erano maestri assoluti nella produzione della sete e anche nel commercio. Finalmente un libro che almeno accenna la presenza della popolazione ebraica in Calabria. Prima della Inquisizione l’economia calabrese era molto avanzata, con la persecuzione degli ebrei: conversione o morte, molti ebrei scapparo e cosi’ anche l’economia scappo’ e non ritorno’ mai piu’.
Purtroppo molti libri di storia non parlano dell’Inquisizione e degli effetti catastrofici sull’economia calabrese. Vergogna.