Mancano pochi giorni all’assegnazione del premio Nobel per la Letteratura 2024 e sicuramente la scrittrice cinese Can Xue è un’autrice da tenere d’occhio. Il suo nome figura da oltre dieci anni nella lista dei favoriti dai bookmaker; al momento risulta addirittura in cima, a quota 5, come la più papabile vincitrice del premio.
Can Xue è stata definita la “maggiore scrittrice cinese di narrativa sperimentale d’avanguardia”. I suoi scritti hanno il merito di aver rotto con la tradizione classica della letteratura cinese, abolendo il realismo a favore di una narrativa visionaria in cui spesso è l’inconscio a sovrastare il pensiero cosciente. La maggior parte dei suoi testi consiste in racconti brevi e novelle, si contano pochi romanzi che non sono ancora stati tradotti in lingua italiana. Xue è nota anche per la sua intensa attività di critica letteraria, ha infatti scritto importanti saggi sulla narrativa di Franz Kafka, Jorge Louis Borges e la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Scopriamo più nel dettaglio la vita e le opere di questa promettente scrittrice cinese che figura tra i favoriti per il premio Nobel per la Letteratura.
Can Xue: la vita
Can Xue è in realtà lo pseudonimo di Deng Xiaohua. La scrittrice è nata il 30 Maggio 1953 a Changsha, provincia dello Hunan, nella Cina settentrionale.
Era ancora una bambina quando la sua famiglia fu duramente perseguitata dal regime comunista cinese. I suoi genitori furono etichettati come “estremisti di destra” e condannati alla rieducazione nei campi di lavoro.
A questa esperienza Can Xue ha dedicato uno dei suoi più intensi racconti, intitolato La lunga estate nel sud.
Durante l’infanzia Can patisce duramente la fame, sarà la nonna a salvarla nutrendola di bacche ed erbe; l’anziana donna, cui la bambina è legatissima, morirà di idropisia poco tempo dopo.
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La vocazione letteraria di Can Xue non è precoce: da sempre è appassionata di letteratura, tuttavia la scrittura farà ingresso solo più tardi nella sua vita. Negli anni ’70, Can lavora come medico a piedi scalzi, come operaia e supplente nelle scuole. In questo periodo conoscerà il suo futuro marito, Lu Yong, che sposerà nel 1978
A ventisei anni Xue entra in contatto alla letteratura modernista occidentale, leggendo Camus, Sartre, Ionesco e Samuel Beckett. Ma dovremo attendere gli anni ’80 perché inizi a dedicarsi a tempo pieno alla letteratura. In quegli anni Can apre una sartoria con il marito: l’attività diventerà la loro principale fonte di sostentamento e permetterà alla giovane aspirante scrittrice di dedicarsi in modo proficuo a lettura e scrittura.
Nel 1985 alcune sue novelle vengono pubblicate su una rivista letteraria di Changsha. Tre anni dopo, nel 1988, Can Xue dà alle stampe il suo primo romanzo, il controverso Wuxiang jie, che sancisce l’inizio della sua carriera letteraria. Le sue opere iniziano a essere tradotte in lingua giapponese e, alcuni anni più tardi, anche in lingua inglese.
Negli anni ’90 Xue inizia a dedicarsi non soltanto alla narrativa, ma anche alla critica letteraria focalizzandosi sull’analisi di opere occidentali. Tra i suoi saggi più noti ricordiamo Il castello dell’anima dedicato a Franz Kafka, pubblicato nel 1999.
Perché il valore della sua opera sia riconosciuto a livello internazionale bisognerà attendere gli anni duemila. Sinora Can Xue ha pubblicato tre romanzi, 50 novelle, 120 racconti brevi e 6 volumi di saggi di critica letteraria. Nel 2011 è uscito il suo ultimo libro Yu Tianshang kanjian shenyuan, traducibile in italiano come Osservando
l’abisso dal cielo.
Delle sue opere oggi la critica occidentale tende a offrire una lettura soprattutto psicanalitica: viene riconosciuta l’estrema sensibilità di questa scrittrice, la sua importante rottura con la tradizione, e il lirismo della sua prosa. La sua viene definita una letteratura dell’anima, proprio in virtù della rottura tra la sua narrativa e la letteratura commerciale cinese in voga nei primi anni Novanta.
Per darvi un’idea della scrittura di questa modernissima autrice riportiamo di seguito un estratto del suo racconto intitolato Confessioni di un salice, in cui Xue dà la parola ad un albero:
Ogni giorno che passa, mi stanco. Le mie vecchie foglie stanno strisciando e ho perso interesse a metterne di nuove. La mia corteccia secca e screpolata è diventata rossastra. L’altro ieri altre cinque foglie sono ingiallite nella mia corona (...) Non sono più indispensabile.
In poche righe l’autrice riesce a immergere il lettore nella sofferenza di un albero che osserva come, giorno dopo giorno, il suo giardiniere smetta di annaffiarlo. Con parole intrise di lirismo Xue ci restituisce la sofferenza di un essere vegetale. Questa è la letteratura della scrittrice cinese, capace di esprimere attraverso un linguaggio visionario il mondo nella sua estrema bellezza e durezza, mostrandolo persino nei suoi lati più oscuri e inquietanti.
Can Xue ha definito la sua scrittura come la performance di un’anima, ovvero come il prodotto di un atto creativo puro e incontaminato generato dagli strati più profondi dell’inconscio.
Can Xue: le opere della scrittrice favorita per il Nobel
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La maggior parte delle opere di Can Xue non sono ancora state tradotte in italiano.
In Italia la casa editrice indipendente Utopia editore ha pubblicato a maggio 2023 Dialoghi in cielo (trad. di Maria Rita Masci), racconti che indagano una civiltà perennemente in bilico tra l’antico e il moderno, dall’antichità di Eschilo e Sofocle alla modernità di Kafka e Virginia Woolf. In queste pagine la scrittrice si sofferma sulla propria infanzia per poi proseguire a comporre tassello dopo tassello quello che sembra un vero e proprio percorso iniziatico.
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Seguito a maggio 2024 La strada di fango giallo (trad. di Maria Rita Masci), un romanzo a tratti onirico e visionario che descrive una società al collasso. Al margine di una grande città una strada di fango giallo è costellata di case in rovina: gli abitanti dormono in continuazione e poi raccontano i loro sogni. Arriva una misteriosa entità per cercare di risanare il luogo, ma al sorgere del sole ogni cosa marcisce. E se la catastrofe fosse vicina?
Gli altri romanzi sono disponibili in lingua inglese, spagnola e tedesca.
Vi proponiamo di seguito una selezione dei suoi principali scritti tradotti in inglese:
- Dialogues in Paradise (1989)
- Old Floating Cloud: Two Novellas (1991)
- The Embroidered Shoes (1997)
- Blue Light in the Sky and Other Stories (2006)
- Five Spice Street (2009)
- Vertical Motion (2011)
- The Last Lover (2014)
- Frontier (2017)
- Love in the New Millennium (2018)
Il nome di Can Xue al momento appare al vertice delle scommesse dei bookmakers, non vi è dubbio che sia lei la scrittrice favorita per il Nobel 2024.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Can Xue, la scrittrice cinese in cima ai favoriti per il premio Nobel
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Buonasera. Io non sono un appassionato ai Nobel. Trovo peraltro che se c’è qualcuno che meriti é la scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga statunitense Joyce Carol Oates. É inutile che ne parli o elenchi i suoi indubitabili meriti riconosciuti già a livello internazionale, con premi letterari a iosa. Che ci sia una "sconosciuta" scrittrice cinese che da solo 20 anni ha scritto dei racconti e dei saggi ( pochissimo a confronto della Oates!), meriti un riconoscimento simile ( e una bella somma in denaro!), la trovo una ASSURDITÁ! Si sono perfino dimenticati di Roth, mio dio ! incredibile....troppo antiamericano? Nel premio alla cinese c’è un messaggio politico ben preciso, mi chiedo? Non mi stupirei vista la "battaglia" politica in corso tra l’imperialismo americano e quello cinese ....buona serata, luca mancini