Mancano soltanto pochi giorni all’assegnazione del premio Nobel per la letteratura, che verrà assegnato il 5 ottobre 2023, mentre attesa e curiosità aumentano, iniziano a spargersi voci, scommesse e pronostici sul vincitore. Insomma, sembra sia partito il toto-Nobel per capire chi vincerà. Ma non sono solo queste le domande che ci si pone quando si parla di un premio letterario. Come si può rientrare nella lista dei candidati? Quali sono stati i candidati degli anni precedenti che non sono riusciti ad ottenerlo? A parte la fama, cosa si vince e a quanto ammonta il premio? Vediamolo insieme.
Com’è nato il Premio Nobel e perché si chiama così?
Il Premio Nobel deve il suo nome ad Alfred Nobel ( Stoccolma, 21 ottobre 1833 – Sanremo, 10 dicembre 1896), un chimico e filantropo svedese, inventore della dinamite.
Cosa lo convinse a istituire il Premio Nobel? Una serie di riflessioni scaturite nel 1888 in occasione della morte del fratello Ludvig, quando un giornale francese, per sbaglio, pubblicò il necrologio della morte di Alfred, criticandolo duramente per l’invenzione della dinamite e definendolo "marchand de la mort" (mercante di morte). Il necrologio (errato) recitava:
"Alfred Nobel, che divenne ricco trovando il modo di uccidere il maggior numero di persone nel modo più veloce possibile, è morto ieri".
Questo episodio portò Alfred Nobel a interrogarsi su come sarebbe stato ricordato dopo la sua morte e, desideroso di lasciare in eredità qualcosa di più bello e positivo, nel testamento del 27 novembre 1895 istituì i premi Nobel.
Come si pronuncia Nobel?
Qui vi vogliamo: si pronuncia Nòbel o Nobèl? La pronuncia esatta è Premio Nobèl, così come si pronunciava il cognome del suo fondatore. Alcuni dizionari riportano anche l’altra pronuncia, indicandola come comune (si sente anche da professori o giornalisti), ma meno corretta.
Quanto vale un premio Nobel per la letteratura?
Cosa si vince quando si vince un premio Nobel? Il premio Nobel è un ambitissimo premio letterario e oltre a essere un prezioso riconoscimento ha anche un significativo valore economico. Il vincitore o la vincitrice di un premio Nobel vince una medaglia d’oro e un assegno di circa 900 mila euro (per decisione della Fondazione, il montepremi è oggi arrivato a 10 milioni di corone, che coincidono circa a 950 mila euro).
Già la medaglia da sola ha un grande valore: il biologo americano James Watson, vincitore del premio nel 1962 per la scoperta della struttura del Dna, ha venduto la sua medaglia per circa di 4 milioni di dollari.
Il valore monetario del premio Nobel viene finanziato con gli interessi ottenuti nel tempo sul capitale donato da Alfred Nobel all’inizio del secolo scorso.
Come vengono proposti i candidati a un Premio Nobel per la letteratura?
Facciamo un attimo chiarezza su come vengono scelti i candidati per il prestigioso premio. Per la sezione di Letteratura i candidati al Nobel vengono proposti da ex vincitori del premio, membri dell’Accademia reale svedese, docenti di letteratura e linguistica e da presidenti di società di autori rappresentative del proprio Paese. Questo vuol dire che sono molte le persone con la facoltà di proporre uno scrittore o un poeta al Nobel per la Letteratura.
Solamente l’Accademia di Svezia invece ha facoltà di decidere chi sarà il vincitore del premio per la sezione di Letteratura.
Le liste dei candidati non sono rese note al pubblico prima di 50 anni dall’assegnazione del Premio (a gennaio si potranno dunque conoscere i candidati del Nobel 1970, vinto da Aleksandr Isaevič Solženicyn): non è dunque possibile conoscere al momento chi competa per l’assegnazione.
Ecco un video di spiegazione con altre curiosità su come avviene la selezione dei candidati e la scrematura delle liste di scrittori da tutto il mondo più papabili fino alla definizione del vincitore.
Premio Nobel per la letteratura: gli scrittori da anni tra i più quotati
Tra i più quotati si trovano anche Haruki Murakami e Michel Houellebecq.
La lista degli autori più papabili degli ultimi anni secondo gli scommettitori ha visto comparire i nomi di:
- Maryse Condé: ha vinto il Nobel alternativo assegnato dai librai svedesi nel 2018, anno in cui il Premio era stato cancellato a causa dello scandalo di molestie che aveva coinvolto l’Accademia. Ha 83 anni ed è originaria della Guadalupa. Il più famoso dei suoi romanzi storici è Segù, ambientato in Mali nel Seicento.
- Ludmila Ulitskaya: scrittrice russa di origine ebraica, ha 77 anni e buona parte delle sue opere parlano delle persecuzioni durante lo stalinismo (la storia della Russia nel Novecento è centrale anche nel suo ultimo romanzo Il sogno di Jakov).
- Haruki Murakami: da anni compare nelle liste dei possibili vincitori del Nobel, è lo scrittore giapponese contemporaneo più letto al mondo (forse troppo per l’Accademia Svedese) e ha 71 anni. Tra i suoi romanzi più noti, citiamo 1Q84, Norwegian Wood e Kafka sulla spiaggia.
- Margaret Atwood: 83 anni, canadese, è l’autrice de Il racconto dell’ancella, pari merito con Murakami dal punto di vista delle quotazioni. Se vincesse, sarebbe la seconda canadese dopo Alice Munro, nel 2013.
- Ngugi wa Thiong’o: noto anche come James Ngugi, ha 84 anni ed è considerato uno dei più importanti scrittori africani viventi. Tra i suoi romanzi pubblicati in Italia, ricordiamo Se ne andranno le nuvole devastatrici, Un chicco di grano, Il mago dei corvi.
- Anne Carson: è una poetessa canadese, ha 70 anni ed è professoressa di letteratura greca antica. Non tutti i suoi libri sono arrivati in Italia; di uscita imminente, per i tipi di Utopia, sarà Economia dell’imperduto.
- Ko Un: poeta, scrittore, regista e pittore sudcoreano, ex monaco buddista. Ha 87 anni ed è considerato uno dei punti di riferimento più importanti della cultura sudcoreana contemporanea, ma è anche un personaggio controverso: due anni fa è stato accusato di molestie sessuali.
- Yan Lianke: 62enne cinese, è il più giovane dei papabili vincitori qui elencati. Alcune sue opere (prevalentemente di satira politica) sono state censurate in Cina; in italiano il suo romanzo più recentemente pubblicato è Gli anni, i mesi, i giorni.
Ma la lista dei papabili vincitori non si esaurisce qui. Tra gli altri nomi compaiono quelli di Can Xue (quest’anno in cima alla lista dei favoriti), Cormac McCarthy, Don DeLillo, Joyce Carol Oates, Michel Houellebecq.
Voi per chi fate il tifo? Quali sono i vostri pronostici? Fatecelo sapere nei commenti!
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Chi ha fornito l elenco ufficiale, in quanto è stato regolarmente candidato da una importante fondazione, lo scrittore Antonio G. D’ERRICO, noto ai lettori per aver scritto le biografie di Eugenio Finardi, coautore, Rizzoli di Pino Daniele Mondadori di Marco Pannella Anord est e di Donato Placido fratello del noto attore MICHELE Placido, a ch’egli coautore.
Pregasi verificare per il doveroso inserimento nella lista dei candidati mancherebbe proprio un Italiano.
Sconcertante non ci siano Mac Carthy, Pynchon e De Lillo.
Le mie preferenze sono per Handke e Kadaré che leggo da diversi anni. Sarebbe meritato per entrambi.
La motivazione:
LO SCRITTORE MASSIMO GRAMELLINI HA NARRATO LA QUOTIDIANITA’ DEL BEL PAESE TUTTI I SANTI GIORNI SUL CORRIERE DELLA SERA.
PIU’ CHE UN LIBRO, UNA SERIE DI RACCONTI SUL QUOTIDIANO NEL FANTOMATICO MONDO DELLA REALTA’, ELARGENDO COL SUO CAFFE’, ANALISI EVOLUTIVE SUL CONTEMPORANEO.
ALLA SANA INUTILITA’ QUOTIDIANA CHE ORMAI E’ IRRINUCIABILE, HA PERMESSO AMBITI DI RIFLESSIONE NON SOLO ALLE MENTI PIU’ COLTE, ELARGENDO UNA PERFLESSA SCOSSA VITALE DI UNA SPERANZA DI CAMBIAMENTO NELLA LETTERATURA E NEL GIORNALISMO.
.......ED IL PREMIO E’ TUTTO MIO.
P.s.
Buon lavore e speriamo quest’anno il premio vada a chi realmente lo merita.
SALUTI DA INNOCENZO ILVENTO.
Houellebecq per Soumission
Tragicamente attuale