Chi è László Krasznahorkai, lo scrittore tra i favoriti per il Nobel per la letteratura

Manca davvero poco ormai all’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura 2021 che è prevista per domani, giovedì 7 ottobre alle ore 13.00.
A poco più di ventiquattro ore ancora si parla solo di scommesse, ipotesi e supposizioni, perché come sempre nonostante la curiosità sia davvero tanta non si conoscono le liste dei candidati che la giuria sta considerando.
Tra le scrittrici e gli scrittori dati per favoriti dai bookmaker però, oltre a Margaret Atwood e Haruki Murakami c’è anche László Krasznahorkai.

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Sono diversi i nomi dei grandi autori internazionali che ritornano al Toto Nobel 2021, e le scommesse tra gli appassionati di letteratura li coinvolgono tutti. Come anticipato dunque tra i nomi più ricorrenti c’è anche quello di László Krasznahorkai.
Scopriamo insieme chi è e cosa ha scritto questo autore ungherese che risulta essere tra i favoriti al Nobel per la Letteratura secondo i bookmaker.

Chi è lo scrittore László Krasznahorkai?

László Krasznahorkai è uno scrittore e sceneggiatore ungherese considerato dalla critica il più importante autore ungherese vivente. Nasce a Gyula il 5 gennaio 1954 ed è autore di sette romanzi e cinque raccolte di racconti. Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in molti Paesi. La sua carriera letteraria inizia nel 1985, quando pubblica il suo primo romanzo, Satantango, ma lavora anche nel cinema collaborando con il regista Béla Tarr come sceneggiatore di cinque pellicole.

László Krasznahorkai è un autore pluripremiato. Tra i maggiori riconoscimenti che gli sono stati attribuiti ci sono il Man Booker International Prize del 2015, il National Book Award for Translated Literature del 2019 e il Premio di Stato austriaco per la letteratura europea del 2021.

I libri di László Krasznahorkai

Cosa ha scritto László Krasznahorkai? Le sue opere sono caratterizzate da un equilibrio tra pessimismo cosmico e ironia, sebbene le atmosfere siano spesso cupe e talvolta grottesche. Tra le sue opere maggiori ricordiamo Satantango, il suo primo romanzo che in Italia è edito da Bompiani e che sembra perfetto come chiave di lettura per le ansie del nostro presente. Una piccola comunità rurale ungherese viene sconvolta dall’arrivo di un nuovo Messia, Irimías, dato per morto. I temi della manipolazione delle masse tornano anche, sebbene in chiave più ludica, in Melancolia della resistenza.

Il Ritorno del Barone Wenckheim narra del ritorno di Béla Wenckheim da Buenos Aires, dove era fuggito per debiti, nella sua terra.

Infine Guerra e guerra che vede al centro della storia un manoscritto apocrifo.

Conoscevate questo scrittore? Fate il tifo per lui per quanto riguarda il Premio Nobel per la letteratura? Avete letto qualcuna delle sue opere? Vi aspettiamo nei commenti.