Chi ha ucciso Emanuele Notarbartolo? Il primo delitto politico mafioso
- Autore: Enzo Ciconte
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Il sottotitolo di copertina “Il primo omicidio politico-mafioso” dà subito la risposta a quello che è solamente l’apparente interrogativo del titolo Chi ha ucciso Emanuele Notarbartolo? (Salerno editrice, 2019). Il libro di Enzo Ciconte, docente di Storia delle mafie Italiane all’Università degli Studi di Pavia, è ben scritto con un narrato avvincente sin dalle sue prime pagine, con toni da legal thriller, con una cronaca precisa delle fasi cruciali dell’omicidio efferato compiuto con ben dodici coltellate di Emanuele Notarbartolo, ex Direttore del Banco di Sicilia ed ex Sindaco Di Palermo. La vittima venne poi ritrovata ai margini delle rotaie, ivi scaraventato presumibilmente dai suoi assassini e privo di documenti per cui si dilatarono i tempi della identificazione, circostanza che apparì da subito sospetta.
“Il corpo era stato spostato due volte. Una prima volta per spogliarlo del pastrano e della giacca…e avvicinarlo ai binari del treno, una seconda volta proprio per allontanarlo dai binari, spostamento fatto da coloro che erano accorsi”
La vicenda si svolse in quella Sicilia postunitaria del 1893 dove albergavano conflitti sociali in un contesto politico confuso, spesso coinvolto con ambienti di malaffare. Sono ripercorse da Enzo Ciconte le indagini e i processi che seguirono quell’atroce misfatto con un’attenta e precisa ricostruzione del clima e del contesto politico di un’Italia che sembra poco discostarsi da quella degli anni successivi. Nello scenario dell’epoca si ritrovano personaggi di primo piano come Crispi, Giolitti, Rudiní, Zanardelli, Turati, i Florio.
Seguendo l’appassionante trama di un saggio storico scritto come un giallo giudiziario, l’autore scopre, tramite la lettura di documenti d’archivio inediti, risvolti poco noti, misfatti, depistaggi e moventi del primo omicidio politico-mafioso della storia italiana. Sono fonti attendibili e di rilievo quali gli Archivi storici e alcune carte inedite del Procuratore Capo di Palermo che delineano un quadro molto definito di quello che accadeva intorno all’omicidio di Emanuele Notarbartolo.
Del Banco di Sicilia Notarbartolo era stato Direttore e poteva ritornare a esserlo e i sospetti ricaddero su coloro che temevano il rigore intellettuale e morale di quest’uomo poco propenso ai compromessi.
Sulla scorta di fonti documentarie inesplorate, Enzo Ciconte con dovizia di particolari si sofferma su una ricostruzione di fatti e circostanze che condussero all’atroce omicidio. Emanuele Notarbartolo di San Giovanni era un aristocratico siciliano che era divenuto filo garibaldino, sposando la causa risorgimentale. Assunse alti incarichi, divenendo Sindaco del capoluogo siciliano, distinguendosi per la sua rettitudine e per le sue iniziative di avanguardia per l’epoca, curando tra l’altro anche il decoro urbano.
Chi ha ucciso Emanuele Notarbartolo? è un racconto con accenti di giallo (anche se apparve da subito chiaro chi fossero i reali mandanti), ma è anche un libro di Storia molto documentato che occorre leggere con molta attenzione per le note e i rimandi agli archivi e alle fonti.
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